Salute/ Tumore alla prostata, negli ultimi 10 anni
boom del 53%
Ma mortalità diminuisce grazie a nuove terapie
Roma, 30 nov. (TMNews) - Nel 2012, 36mila italiani si ammaleranno
di cancro alla prostata. È la neoplasia più diffusa nei maschi ed
è un tumore in forte crescita. I nuovi casi erano 23.518 nel
2002: un aumento del 53% in 10 anni. La maggior parte delle
diagnosi viene effettuata nelle Regioni del Nord: nel Sud infatti
si registra una differenza in negativo del 44% rispetto al
Settentrione. Un cancro che, però, comincia a far meno paura
rispetto al passato: anche se si verificano talvolta casi in
persone giovani, nell`ultimo decennio la mortalità è diminuita di
ben il 10%. Questo grazie anche alle nuove terapie disponibili,
che consentono anche una migliore qualità di vita dei malati.
È questa la fotografia del tumore alla prostata nel nostro
Paese, scattata al convegno nazionale dell`associazione italiana
di oncologia medica (Aiom), in corso fino a domani a Milano:
"Sono 217mila i cittadini della Penisola che vivono con questa
malattia - spiega Carmine Pinto, segretario nazionale dell`Aiom -
Un numero consistente di persone, ma a cui oggi possiamo offrire
una delle migliori assistenze al mondo, in ogni angolo della
Penisola". Oggi sono disponibili tecnologie innovative per il
trattamento primario con chirurgia e/o radioterapia, oltre a
nuovi farmaci per la malattia avanzata, ma la prevenzione, come
per tutti i tumori, rimane ancora l`arma vincente. (Segue)
Red/Apa
301223 nov 12
Salute/ Tumore alla prostata, negli ultimi 10 anni boom... -2-
Roma, 30 nov. (TMNews) - "È importante soprattutto quando la
patologia presenta sintomi poco chiari e sfumati - commenta
Massimo Aglietta, ordinario di oncologia dell`università degli
Studi di Torino e direttore del dipartimento clinico dell`Ircc di
Candiolo - come nel caso del carcinoma della prostata. Oltre a
seguire uno stile di vita sano per abbassare il rischio di
tumore, è fondamentale anche sottoporsi a controlli medici. A
differenza però di neoplasie come quelle alla mammella e al
colon, dove lo screening è diventato fondamentale, per questo
cancro non si è verificata la stessa condizione. Da circa 20 anni
è infatti disponibile un test, il dosaggio del PSA, la cui
utilità nei programmi di screening è controversa".
La buona notizia è che il tasso di mortalità del tumore alla
prostata continua a scendere, anche se nel 2012 si sono
registrati ancora 7.900 morti.
Red/Apa
301223 nov 12
Ma mortalità diminuisce grazie a nuove terapie
Roma, 30 nov. (TMNews) - Nel 2012, 36mila italiani si ammaleranno
di cancro alla prostata. È la neoplasia più diffusa nei maschi ed
è un tumore in forte crescita. I nuovi casi erano 23.518 nel
2002: un aumento del 53% in 10 anni. La maggior parte delle
diagnosi viene effettuata nelle Regioni del Nord: nel Sud infatti
si registra una differenza in negativo del 44% rispetto al
Settentrione. Un cancro che, però, comincia a far meno paura
rispetto al passato: anche se si verificano talvolta casi in
persone giovani, nell`ultimo decennio la mortalità è diminuita di
ben il 10%. Questo grazie anche alle nuove terapie disponibili,
che consentono anche una migliore qualità di vita dei malati.
È questa la fotografia del tumore alla prostata nel nostro
Paese, scattata al convegno nazionale dell`associazione italiana
di oncologia medica (Aiom), in corso fino a domani a Milano:
"Sono 217mila i cittadini della Penisola che vivono con questa
malattia - spiega Carmine Pinto, segretario nazionale dell`Aiom -
Un numero consistente di persone, ma a cui oggi possiamo offrire
una delle migliori assistenze al mondo, in ogni angolo della
Penisola". Oggi sono disponibili tecnologie innovative per il
trattamento primario con chirurgia e/o radioterapia, oltre a
nuovi farmaci per la malattia avanzata, ma la prevenzione, come
per tutti i tumori, rimane ancora l`arma vincente. (Segue)
Red/Apa
301223 nov 12
Salute/ Tumore alla prostata, negli ultimi 10 anni boom... -2-
Roma, 30 nov. (TMNews) - "È importante soprattutto quando la
patologia presenta sintomi poco chiari e sfumati - commenta
Massimo Aglietta, ordinario di oncologia dell`università degli
Studi di Torino e direttore del dipartimento clinico dell`Ircc di
Candiolo - come nel caso del carcinoma della prostata. Oltre a
seguire uno stile di vita sano per abbassare il rischio di
tumore, è fondamentale anche sottoporsi a controlli medici. A
differenza però di neoplasie come quelle alla mammella e al
colon, dove lo screening è diventato fondamentale, per questo
cancro non si è verificata la stessa condizione. Da circa 20 anni
è infatti disponibile un test, il dosaggio del PSA, la cui
utilità nei programmi di screening è controversa".
La buona notizia è che il tasso di mortalità del tumore alla
prostata continua a scendere, anche se nel 2012 si sono
registrati ancora 7.900 morti.
Red/Apa
301223 nov 12
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