PETROLIO: RICERCHE IN MAR JONIO, SINDACI BASILICATA PRONTI A MOBILITAZIONE =
UN ''NO'' UNANIME CHE SARA' SOSTANZIATO NELL'OPPOSIZIONE A TALI
PROGETTI
Matera, 2 dic. - (Adnkronos) - Sono in allarme i Comuni della
fascia jonica materana per la nuova ondata di richieste di permessi di
ricerca di petrolio e gas, questa volta in mare. La Basilicata e' gia'
fortemente interessata dalle estrazioni di idrocarburi ed e' la
regione che offre al fabbisogno energetico nazionale una quota tra il
6 e l'8 per cento per la produzione di greggio nelle viscere della Val
d'Agri, il cuore del territorio lucano.
Tale apporto aumentera' quando, dal 2016, sara' in esercizio
l'estrazione anche del secondo giacimento petrolifero (''Tempa
Rossa''), nella vicina valle del Sauro. Uno scenario che registra una
valanga di richieste di ricerca a cui la Regione fa fronte con
difficolta' tanto che e' stata costretta a porre delle norme,
impugnate pero' dal Governo davanti alla Corte Costituzionale. In
questo contesto si inserisce un'ulteriore ''minaccia'', cosi' viene
percepita dalle associazioni ambientaliste e soprattutto dai sindaci,
e riguarda il mar Jonio.
La compagnia Shell ha presentato due istanze di ricerca di
idrocarburi liquidi e gassosi nel mar Jonio settentrionale, vale a
dire nelle acque territoriali antistanti le province di Matera, di
Cosenza e di Crotone. I Comuni jonici lucani sono stati i primi a
muoversi, quasi per un riflesso condizionato, vista la sensibilita'
maturata in tutti questi anni in Lucania sui temi del petrolio e della
coesistenza con le attivita' umane e con l'ambiente. La risposta e' un
''no'' unanime che sara' sostanziato nell'opposizione a tali progetti.
(segue)
(Nfr/Col/Adnkronos)
02-DIC-12 18:36
NNNN
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