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venerdì 21 giugno 2013

ANSA/ SPARA A CC DOPO RAPINA NEL BRESCIANO, L'ARMA SI INCEPPA


ANSA/ SPARA A CC DOPO RAPINA NEL BRESCIANO, L'ARMA SI INCEPPA
ALTRO COLPO IN TRENTINO, FAMIGLIA PER 2 ORE IN BALIA DEI BANDITI
(di Elisa Bonomelli)
(ANSA) - BRESCIA, 21 GIU - ''Si', la pistola ha fatto
'clic'''. Il rapinatore in fuga che si e' trovato faccia a
faccia con un carabiniere ha premuto il grilletto della 7,65 con
matricola abrasa, puntata al viso del militare. Arma che si e'
inceppata e che ha dato il tempo al carabiniere di bloccare e
arrestare il malvivente. Quanto successo nei minuti precedenti
e' la cronaca di una rapina violenta in una forneria di
Carpenedolo, nella Bassa bresciana, a cavallo delle due della
notte tra giovedi' e venerdi'.
''Erano disposti a tutto. Piu' che una forneria sembrava una
macelleria, c'era sangue dappertutto'' ricorda ancora una delle
vittime, Felice Balardi, 40enne, massacrato di botte insieme al
padre 72enne, Daniele, che ha passato la notte in ospedale in
osservazione. ''Stavo impastando, come sempre. In due sono
entrati dalla porta e mi hanno dato una botta in testa con il
calcio della pistola'' racconta il fornaio, i polsi coperti da
cerotti bianchi per i segni lasciati dalle fascette con le quali
i due rapinatori l'hanno immobilizzato. Identica la sorte
toccata al figlio. Giuseppe Licheli, bergamasco di 45 anni, e
Luigi Marra, napoletano, 39 anni, cercavano una cassaforte: ''Se
non mi dici dov'e' ammazzo tuo figlio'' urlava uno dei due
all'anziano. ''Se la trovi prendila, io non ce l'ho'' e' stata
la risposta del 72enne. Nel frattempo un vicino di casa, sentite
le urla, ha chiamato il 112. I carabinieri hanno fatto irruzione
nel forno e arrestato Marra; il napoletano, oltre che di rapina
aggravata, dovra' rispondere anche di tentato omicidio
aggravato. Il complice, visti i militari, ha tentato la fuga
gettandosi da una finestra dell'appartamento sopra la forneria,
al primo piano, dove vivono padre e figlio: con un piede
fratturato, e' stato immobilizzato e arrestato per strada.
Domani la forneria Balardi aprira' come sempre: ''Mentre lo
ricucivano in ospedale pensava ai suoi clienti'' ha detto la
nipote del signor Daniele. E proseguiranno anche le indagini dei
carabinieri della compagnia di Desenzano del Garda: per i
militari, un terzo malvivente ha fatto da palo.
E' invece finito in manette uno solo dei componenti della
banda che la notte scorsa ha messo a segno una rapina in villa a
Villa Agnedo, in provincia di Trento. Vittima la famiglia di un
imprenditore edile e immobiliarista, per due ore in balia dei
malviventi armati di pistola, coltello e manganello: il
capofamiglia e' stato ammanettato; la moglie e la figlia 14enne
sono state incappucciate. Dopo essersi impossessati di gioielli
per 100 mila euro e di 3 mila euro in contanti, i tre malviventi
sono fuggiti su due moto. Avvisati dal capofamiglia, i
carabinieri si sono lanciati all'inseguimento dei rapinatori:
uno, Luigi Burkart, operaio 57enne di Pergine Valsugana, la
refurtiva nello zaino, e' stato bloccato e arrestato. I suoi due
complici si sono dileguati nel buio. (ANSA).


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