Riforme: Cgil, no a ddl costituzionale che stravolge Carta =
(AGI) - Roma, 23 ott. - "La Cgil non puo' che confermare la
propria contrarieta' ad un provvedimento che vuole promuovere
un processo di riforma della Costituzione, introducendo un
procedimento speciale che ignora quanto disposto dalla stessa
Carta per le modifiche costituzionali, derogando alla normale
procedura prevista dall'articolo 138 della Costituzione".
Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Danilo
Barbi, dopo il via libera del Senato al ddl costituzionale che
passa ora alla Camera.(AGI)
Mgm (Segue)
231309 OTT 13
Cgil: Contrari a ddl costituzionale, ignora disposizioni Carta
"Contrasteremo modifiche con strumento referendario"
Roma, 23 ott. (TMNews) - La Cgil non può che confermare la
propria contrarietà ad un provvedimento che vuole promuovere un
processo di riforma della Costituzione, introducendo un
procedimento speciale che ignora quanto disposto dalla stessa
Carta per le modifiche costituzionali, derogando alla normale
procedura prevista dall'articolo 138 della Costituzione". Ad
affermarlo è il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi,
dopo il via libera del Senato al ddl costituzionale che passa ora
alla Camera.
La Cgil, fa sapere il dirigente sindacale, "vigilerà sui lavori
della Commissione parlamentare che sarà istituita in seguito
all'approvazione definitiva del ddl costituzionale e ribadisce
che, come chiaramente espresso nel documento 'Semplificare per
rafforzare. Proposta per una modifica organica delle istituzioni
democratiche', pur sostenendo specifiche e mirate riforme anche
di natura costituzionale, continuerà a difendere strenuamente i
principi e i valori fondamentali della nostra Carta, come fatto
da ultimo nel 2006 con il vittorioso referendum costituzionale
insieme all'associazione 'Salviamo la Costituzione: aggiornarla
non demolirla'".
Il sindacato di corso d'Italia, avverte Barbi, "non si sottrarrà
dal contrastare nel merito, anche con lo strumento referendario,
ogni ipotesi di modifica del nostro ordinamento che tradisca la
perfetta funzionalità dell'architettura istituzionale ai principi
e ai valori definiti nella I parte della Carta o che miri allo
stravolgimento dell'ordinamento della Repubblica, rompendo
l'imprescindibile equilibrio di poteri tra governo e parlamento,
come avverrebbe con il semipresidenzialismo o il premierato, e
limitando la partecipazione plurale e la rappresentanza
democratica".
Inoltre, aggiunge il segretario confederale, "la Cgil è
disponibile a partecipare a un grande movimento che voglia
promuovere i principi e i valori costituzionali e la loro piena
attuazione. Un movimento che non può che partire
dall'Associazione nazionale Salviamo la Costituzione, il cui
operato - conclude Barbi - ha consentito di respingere la
modifica costituzionale approvata nel 2005 che avrebbe introdotto
la devolution e il premierato forte".
Mlp
231312 ott 13
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