Translate

venerdì 22 novembre 2013

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02610..Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: Davide Cervia, sottufficiale della Marina Militare Italiana ed esperto di guerra elettronica, scompare a Velletri (Roma) il 12 settembre 1990 poche settimane prima dello scoppio della I guerra del golfo; ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02610
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Mercoledì 20 novembre 2013, seduta n. 122

PIAZZONI e PILOZZI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   Davide Cervia, sottufficiale della Marina Militare Italiana ed esperto di guerra elettronica, scompare a Velletri (Roma) il 12 settembre 1990 poche settimane prima dello scoppio della I guerra del golfo;
   le indagini compiute su denuncia della famiglia da parte della procura di Velletri e dai carabinieri della locale compagnia non hanno mai appurato le ragioni della scomparsa e gli eventuali soggetti coinvolti nella scomparsa;
   la famiglia Cervia ha da sempre sostenuto la tesi del rapimento del loro congiunto da parte di soggetti interessati ad utilizzare le competenze tecniche acquisite dal Cervia nell'ambito delle sue attività nella Marina Militare italiana;
   le indagini degli inquirenti si sono concluse, molti anni dopo, con l'archiviazione dei relativi procedimenti senza che dalle risultanze processuali fossero evidenziate le cause della scomparsa e gli eventuali soggetti coinvolti;
   i Cervia in questi anni, hanno denunciato una serie di depistaggi, ritardi ed omissioni che hanno condotto, a detta degli stessi, a nascondere la verità attorno all'episodio della scomparsa di Davide, ai motivi della scomparsa e ai soggetti coinvolti;
   tra i tanti episodi denunciati, quello di una esplosione avvenuta nell'abitazione dei congiunti del Cervia in data 12 ottobre 2012 che, nonostante secondo i familiari potesse essere ricondotta ad un evento doloso, venne considerata come incidente da parte delle autorità coinvolte;
   l'ultimo episodio in ordine di tempo è quello del 10 ottobre 2013, avvenuto presso il tribunale di Roma;
   la famiglia Cervia, in particolare la moglie Marisa e i figli Erica e Daniele, ha intrapreso una causa civile di risarcimento danni nei confronti dei Ministeri della giustizia e della difesa per denegata giustizia dopo che 23 anni di iniziativa non hanno condotto ad alcuna verità processuale in merito alla scomparsa di Davide;
   all'udienza civile del 10 ottobre innanzi alla sezione II, giudice dottoressa D'Ovidio, l'avvocatessa Licia D'Amico si recava con la famiglia Cervia per chiedere l'ammissione dei mezzi istruttori, composta da una corposa lista testimoniale;
   in attesa dinanzi alla porta della sala d'udienza, i Cervia notavano l'arrivo di due poliziotti in divisa accompagnati da una terza persona in borghese;
   dopo circa una mezz'ora di attesa, durante la quale i poliziotti attendevano di fronte ai Cervia e al loro procuratore, è stata chiamata la causa relativa a Davide Cervia e, all'esito dell'udienza, il giudice si riservava in relazione all'ammissione dei mezzi istruttori richiesti dalle parti;
   usciti dall'aula d'udienza i Cervia e gli avvocati dei Ministeri convenuti, i due poliziotti e la terza persona in borghese entravano immediatamente nell'aula, dove era rimasto il giudice;
   insospettiti dall'episodio, i Cervia attendevano innanzi l'aula unitamente all'avvocatessa Licia D'Amico e dopo circa 2 minuti i tre soggetti suindicati uscivano dalla sala udienza;
   fuori del tribunale, la famiglia Cervia notava la presenza di una volante dove erano presenti i poliziotti visti in precedenza. A quel punto la signora Marisa, moglie del Davide, si recava da loro per chiedere se la loro presenza fosse legata alla vicenda processuale del signor Davide e gli stessi, a detta della signora Marisa, non negavano la circostanza;
   la circostanza descritta, se fosse confermata, costituirebbe un grave episodio di ingerenza immotivata da parte delle forze dell'ordine nell'ambito di un processo civile, volto a valutare il diritto al risarcimento dei danni da parte della famiglia Cervia;
   non si capisce infatti il motivo della presenza dei poliziotti, se fosse legato alla causa dei Cervia, atteso che eventuali informazioni processuali sono facilmente reperibili tramite i procuratori dei Ministeri convenuti –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno verificare se la presenza dei rappresentanti della polizia di Stato all'udienza del 10 ottobre 2013, innanzi al tribunale civile di Roma, Sezione II, giudice Dottoressa D'Ovidio, fosse legata alla causa di risarcimento danni promossa dalla famiglia Cervia nei confronti del Ministero della giustizia e del Ministero della difesa e verificare i motivi di quella presenza. (4-02610)

Nessun commento: