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mercoledì 8 gennaio 2014

Salute: scoperti meccanismi interazione fotorecettori retina =


Salute: scoperti meccanismi interazione fotorecettori retina =
(AGI) - Pisa, 8 gen. - Lo studio di un gruppo di ricercatori
dell'Universita' di Pisa getta una nuova luce sull'interazione
tra 'coni' e 'bastoncelli', ossia i fotorecettori della retina
che servono per la visione diurna e notturna. La ricerca, che
e' stata appena pubblicata sulla rivista 'eLife' edita dal
premio Nobel 2013 per la fisiologia Randy Schekman, e' stata
realizzata da Sabrina Asteriti e Lorenzo Cangiano, del
dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie
in Medicina e Chirurgia, in collaborazione con Claudia Gargini
del dipartimento di Farmacia. (AGI)
Red/Gav (Segue)
081119 GEN 14
Salute: scoperti meccanismi interazione fotorecettori retina (2)=
(AGI) - Pisa, 8 gen. - "Abbiamo dimostrato ha spiegato Lorenzo
Cangiano - che i piccoli 'pori' che mettono in comunicazione
diretta i 'bastoncelli' e i 'coni' determinano anche un
trasferimento di funzionalita' fra questi due tipi di cellule.
La scoperta di questi meccanismi fisiologici potra' aiutare a
curare alcune malattie dell'occhio come ad esempio la retinite
pigmentosa, e piu' in generale le varie patologie che
coinvolgono i fotorecettori, dal momento che gli stessi pori
permettono il passaggio di molecole fondamentali per la
funzione cellulare". I bastoncelli e i coni sono infatti due
tipi di cellule fotosensibili che ci consentono di vedere in
condizioni di luce molto diverse, dal sole di mezzogiorno al
buio della notte. Nello specifico, i bastoncelli rispondono a
luci deboli consentendo solo una visione in scala di grigi, i
coni, invece, per funzionare hanno bisogno di una luce piu'
intensa e ci permettono di distinguere i colori. "Benche' si
sapesse gia' che i pori possono aprirsi o chiudersi al variare
della luce ambientale, del ritmo sonno-veglia e di altri
segnali biochimici, la loro importanza per la visione sinora
non era ancora nota", ha aggiunto Lorenzo, "il nostro studio
quindi oltre ad aprire la strada per nuove cure puo' aiutare a
spiegare anche alcuni meccanismi del tutto naturali, come la
capacita' di vedere in condizioni di luce intermedia come il
crepuscolo". (AGI)
Red/Gav
081119 GEN 14

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