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giovedì 6 marzo 2014

Banca dati antimafia, via libera del Garante Privacy


Banca dati antimafia, via libera del Garante Privacy Semplificata procedura per rilascio documentazione sulle imprese

Roma, 6 mar. (TMNews) - Ok del Garante privacy allo schema di
regolamento che definisce le modalità di funzionamento e
collegamento della Banca nazionale unica della documentazione
antimafia con il Ced interforze del dipartimento della pubblica
sicurezza ed altre banche dati ben specificate. L'archivio
consentirà di semplificare il sistema di rilascio della
documentazione antimafia sulle imprese (c.d. "comunicazioni" e
"informazioni" antimafia) alle stazioni appaltanti e agli altri
soggetti legittimati ad acquisirle (pubbliche amministrazioni,
camere di commercio, ordini professionali ecc.).

I dati registrati potranno essere trattati elettronicamente solo
attraverso terminali attivati presso le Prefetture e presso gli
altri soggetti legittimati all'accesso. Considerata la
delicatezza e la mole dei dati, per interrogare la banca dati
occorrerà utilizzare credenziali di autenticazione in base a
specifici profili di autorizzazione. Tutti i dati saranno
sottoposti a cifratura e verrà conservata la registrazione degli
accessi. Le informazioni potranno essere trattate anche per
finalità di applicazione delle normative antimafia oltre che
dalle Prefetture anche da alcuni uffici del Dipartimento della
Pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, dalle Forze di
polizia, dalla struttura tecnica del Comitato di coordinamento
per l'alta sorveglianza delle grandi opere e, nell'ambito delle
attività di coordinamento del procuratore nazionale antimafia,
dalla Dna.

Il parere dell'Autorità è reso al Ministero dell'interno su una
versione dello schema che tiene conto degli approfondimenti e
delle indicazioni suggeriti dal Garante, che hanno riguardato, in
particolare, le finalità del trattamento dei dati, la
specificazione delle banche dati collegate, una maggiore
selettività degli accessi, l'obbligo di cancellazione dei dati
alla scadenza dei termini di conservazione, la previsione
espressa del conforme parere del Garante sulle convenzioni che
dovranno disciplinare i collegamenti con alcuni sistemi
informativi, e l'aggiornamento da parte dell'impresa delle
informazioni ad essa riferite presenti nella banca dati.

Red/Sav

061158 mar 14

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