Sistemi allerta inondazioni piu' rapidi con tre progetti Ue
Indicano anche flussi d'acqua e proteggono gli argini dei fiumi
(ANSA) - ROMA, 28 AGO - Lanciare tempestivamente l'allerta in
caso di alluvioni e monitorare in tempo reale le relative
situazioni di emergenza per salvare vite ed evitare danni a
immobili, infrastrutture e ambiente. E' l'obiettivo di Imprints,
WeSenseIt e UrbanFlood, tre progetti finanziati dall'Unione
europea per un totale di undici milioni di euro (a due dei quali
partecipa anche l'Italia) che hanno messo a punto "sistemi unici
di previsione e allerta" spiega la Ue.
Maire Geoghegan-Quinn, Commissaria per la ricerca,
l'innovazione e la scienza, ha rilevato che "l'Ue continua ad
investire nella ricerca e nell'innovazione finalizzate alla
prevenzione e alla gestione delle inondazioni. Nostro obiettivo
e' aiutare i governi ad adottare misure adeguate e coordinate per
ridurre questo rischio e proteggere i loro cittadini".
La prevenzione e la gestione delle inondazioni sono al centro
del progetto Imprints, "che ha sviluppato una piattaforma di
allerta precoce in grado di ridurre a circa due ore, o anche
meno, i tempi di reazione a piene improvvise" sottolinea l'Ue
aggiungendo che "si basa su previsioni piu' accurate delle
precipitazioni. Il software e' in grado di prevedere i flussi
d'acqua a livello del suolo e di fornire un sistema completo di
allerta precoce per le inondazioni improvvise, la quantita' di
detriti che esse possono trasportare e i danni potenziali alle
infrastrutture locali.
Il progetto 'WeSenseIt', che si concludera' nel settembre
2016, "fa leva sulla capacita' di osservazione umana". I
cittadini, spiega Bruxelles, fanno misurazioni con nuove
applicazioni, attualmente in via di sviluppo nell'ambito del
progetto, e inviano informazioni e immagini tramite il telefono
cellulare. Le nuove tecnologie e i nuovi approcci sono
attualmente testati in Italia (grazie al partenariato con
l'azienda Quinary e con l'Autorita' di bacino dei fiumi Isonzo,
Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione), nei Paesi
Bassi e nel Regno Unito. "Abbiamo sviluppato applicazioni per
dispositivi mobili che consentono alle guardie fluviali nel
Regno Unito, mentre percorrono le rive, di fare foto taggate con
indicazioni o osservazioni se ritengono di aver notato qualcosa
di preoccupante", spiega il coordinatore del progetto Fabio
Ciravegna dell'Universita' di Sheffield.
Le dighe, gli argini e le rive dei fiumi sono a rischio
durante un'inondazione. Il progetto UrbanFlood ha messo a punto
sensori e tecnologia correlata per monitorare gli argini di
protezione dalle piene e lanciare un'allerta precoce in caso di
rischi di cedimento. I sensori sotterranei controllano lo stato
degli argini e rilevano qualsiasi cambiamento a livello delle
acque e altri fattori, quali temperatura, umidita' e movimenti di
terra. Informazioni che sono poi analizzate dal "software di
modellizzazione del progetto, che puo' far scattare un allarme.
Il software calcola la velocita' con cui il sito sara' allagato in
caso di cedimento e suggerisce persino i modi migliori per
trasferire i cittadini in aree piu' sicure".(ANSA).
DR
28-AGO-14 16:32 NNNN
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