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sabato 11 ottobre 2014

Ebola: al via controlli aeroporti Usa con termometri a distanza =



Ebola: al via controlli aeroporti Usa con termometri a distanza =
(AGI/REUTERS) - New York, 11 ott. - Negli aeroporti americani
ci saranno termometri a distanza e questionari da compilare per
i passeggeri in arrivo dai Paesi dell'Africa occidentale piu'
colpiti dall'epidemia di ebola. Il primo scalo americano a
introdurre i controlli e' stato il John F. Kennedy di New York,
al quale seguiranno nei prossimi giorni il Newark Liberty in
New Jersey, il Dulles di Washington, l'O'Hare di Chicago e
l'Hartsfield-Jackson di Atlanta.
La maggior parte dei passeggeri diretti negli Usa da
Guinea, Liberia e Sierra Leone fa scalo nei cinque aeroporti,
prima di raggiungere eventualmente altre destinazioni. Il
Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc)
ha sottolineato che si tratta solo di uno dei provvedimenti per
combattere la diffusione del virus. "Poiche' vogliamo
proteggere la popolazione americana, stiamo avendo un approccio
graduale", ha spiegato il portavoce del Cdc, Jason McDonald,
sottolineando che i controlli sono eseguiti dalla polizia di
frontiera su indicazioni del Cdc. (AGI)
Rm2/Sar (Segue)
111051 OTT 14

Ebola: al via controlli aeroporti Usa con termometri a distanza (2)=
(AGI/REUTERS) - New York, 11 ott. - Per le verifiche sono
utilizzate 'pistole' a infrarossi in grado di accertare la
temperatura corporea e vengono analizzati eventuali sintomi che
potrebbero indicare il contagio da ebola. Se un passeggero
dovesse avere la febbre, le autorita' sanitarie americane
potrebbero trasferirlo in ospedale per ulteriori esami o
metterlo in quarantena, secondo quanto previsto dalla legge
federale, ha sottolineato il Centro. Per chi dovesse opporsi,
la normativa prevede anche il carcere.
Tuttavia, secondo gli esperti, le misure adottate negli Usa
non basterebbero a impedire che un malato di ebola possa
entrare in territorio americano. Lawrence Gostin, docente di
Diritto sanitario internazionale alla Georgetown Law School, ha
ricordato che i termometri a distanza e i questionari sono
stati gia' utilizzati in Canada e in Asia, durante l'epidemia
di Sars nel 2002. I sistemi per il controllo della temperatura
corporea "non hanno efficacia", ha sottolineato il docente,
spiegando che basta prendere un antipiretico in aereo per
abbassare la febbre e risultare cosi' negativi al test. I
passeggeri inoltre possono mentire nelle risposte al
questionario per "evitare di essere fermati per ore ai
controlli", ha aggiunto da Londra David Mabey, docente alla
London School of Hygiene and Tropical Medicine.
I passeggeri comunque vengono gia' controllati all'imbarco
nei Paesi africani colpiti dall'epidemia e le verifiche
supplementari all'arrivo sono essenziali nel caso il virus si
manifesti durante il volo, al termine dell'incubazione,
diventando cosi' contagiosi.
In due mesi dall'inizio degli 'screening' in Guinea,
Liberia e Sierra Leone, solo a 77 su 36mila passeggeri e' stato
negato l'imbarco, e a molti di questi e' stata successivamente
diagnosticata la malaria e non l'ebola. Thomas Eric Duncan, il
liberiano morto a Dallas, riusci' ad arrivare negli Stati Uniti
da Monrovia poiche' non mostrava alcun sintomo, e nel
questionario che gli era stato consegnato all'aeroporto in
Liberia aveva scritto di non essere entrato in contatto con
persone infette. Secondo i funzionari dello scalo di Monrovia
Ducan ha mentito, poiche' era stato vicino a una donna incinta
morta successivamente di ebola. (AGI)
Rm2/Sar
111051 OTT 14

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