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venerdì 7 novembre 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06765 presentato da PIRAS Michele testo di Giovedì 6 novembre 2014, seduta n. 326   PIRAS. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:    dal 1983, la SFAP Monastir è attiva come scuola di formazione e aggiornamento per il personale del Corpo degli agenti di custodia;    dal 1983 al 2012 sono stati organizzati 32 corsi per allievi di agenti di Polizia penitenziaria per un totale di 4032 poliziotti formati dalla scuola di Monastir; ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06765
presentato da
PIRAS Michele
testo di
Giovedì 6 novembre 2014, seduta n. 326

PIRAS. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   dal 1983, la SFAP Monastir è attiva come scuola di formazione e aggiornamento per il personale del Corpo degli agenti di custodia;
   dal 1983 al 2012 sono stati organizzati 32 corsi per allievi di agenti di Polizia penitenziaria per un totale di 4032 poliziotti formati dalla scuola di Monastir;
   nello stesso periodo di tempo, sono stati anche svolti 7 corsi per sottufficiali, con 700 sottufficiali formati, oltre che altri corsi di svariate tipologie: sicurezza nel posto di lavoro, guida per agenti e – in convenzione con la Asl n. 8 di Cagliari – per tutti i conduttori delle autoambulanze presenti nel territorio;
   l'attività dal 1983 ad oggi è stata portata avanti con grande efficienza e nonostante la strutturale carenza organica di personale in servizio superiore al 50 per cento;
   la SFAP di Monastir è dotata delle seguenti strutture: 2 aule didattiche da 60 posti, un'aula informatica da 24 posti, un auditorium da 130 posti, 14 stanze da 2 posti, 26 stanze da 3 posti, 10 stanze da 5 posti, 1 stanza da 6 posti, palestra completa di attrezzature, campo di calcetto, un capannone in cui sono custodite gran parte delle autovetture dell'amministrazione penitenziaria di Cagliari, un magazzino vestiario che contiene e fornisce tutte le divise del Corpo di polizia penitenziaria della Sardegna, una mensa da 200 posti;
   nella struttura è presente un poligono di tiro dove si esercitano tutte le forze dell'ordine presenti nella provincia di Cagliari, la più utilizzata dell'intera regione Sardegna;
   con comunicazioni del Dap si riferisce che la struttura di Monastir verrà dismessa ed adibita a CSPA/CARA, ipotizzando il trasferimento degli uffici da Monastir al carcere di Buoncamino a Cagliari, struttura detentiva per la quale è prevista la dismissione;
   in merito a tale progetto si sottolinea la contrarietà espressa sul piano «tecnico» dagli operatori della struttura, adducendo in particolare motivazioni inerenti la sicurezza della medesima e la effettiva rispondenza della stessa alle necessarie caratteristiche di accoglienza nel pieno rispetto dei diritti umani;
   con riferimento al trasferimento delle attività fin qui svolte in altra sede si sottolinea l'entità dei costi che si dovrebbero sostenere, assolutamente superiori a quelli che deriverebbero da un nuovo investimento per il potenziamento della struttura e una sua riqualificazione;
   nel carcere di Buoncammino – in via di dismissione – si ipotizza il trasferimento degli uffici amministrativi della Polizia Penitenziaria e del carcere minorile di Quartucciu;
   l'amministrazione comunale di Cagliari, capoluogo della regione Sardegna, ha già manifestato contrarietà all'ipotesi del riutilizzo di Buoncammino da parte del Ministero della giustizia, avanzando proposte di riqualificazione con diversa destinazione per la crescita economica, culturale e sociale della città e del territorio;
   il consiglio comunale di Cagliari, in data 4 novembre, ha approvato due ordini del giorno all'unanimità nei quali si chiede l'assegnazione alla città della struttura;
   la struttura detentiva di Buoncammino è un edificio storico che insiste su un'area di particolare pregio architettonico, archeologico, identitario e paesaggistico, contigua al castello di Cagliari, al polo universitario di Viale Fra Ignazio e di Sa Duchessa, all'area dell'anfiteatro romano e limitrofa al sito dei «Giardini sotto le mura», per tali ragioni appaiono del tutto evidenti le potenzialità della struttura medesima, che risulterebbe del tutto sacrificata e sottoutilizzata qualora la esclusiva destinazione fosse quella della sede della Dap;
   per avviso dei lavoratori, la chiusura della scuola di polizia penitenziaria di Monastir non ha ragioni economiche, e risulterebbe essere una grave perdita per il personale dell'amministrazione penitenziaria, a quel punto costretto a recarsi nella penisola per la formazione;
   il personale della SFAP di Monastir avanzano altresì interessanti proposte di alternative ed integrative rispetto all'utilizzo attuale: oltre al trasferimento il loco della Dap la creazione un luogo di formazione e crescita stabile per tutto il personale della pubblica amministrazione della Sardegna, attraverso sinergie con le altre amministrazioni pubbliche, dando una sorta di moderna «Cittadella Penitenziaria» che potrebbe ospitare provveditorato, Uepe, Centro di giustizia minorile e una piccola sezione adibita alla detenzione dei minori –:
   se sia a conoscenza dei fatti sopracitati riguardanti la dismissione della SFAP di Monastir;
   se non ritenga necessario un maggiore approfondimento della questione, trovando una sintesi tra le proposte in campo che possa essere razionale, economica e funzionale alla crescita del territorio della provincia di Cagliari;
   se non ritenga utile incontrare, insieme alle istituzioni della regione Sardegna, le organizzazioni dei lavoratori e le proposte che essi avanzano. (4-06765)

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