Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-07672
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-07672
PRODANI Aris
testo di
Lunedì 26 gennaio 2015, seduta n. 370
PRODANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
una serie di recenti comunicati stampa da parte della segreteria provinciale del Sindacato italiano lavoratori polizia (SILP) della CGIL di Trieste, ha denunciato una situazione generale molto critica per quanto concerne la carenza e l'inadeguatezza degli strumenti e delle strutture a disposizione del personale della polizia di Stato operante a Trieste;
secondo le segnalazioni effettuate dal sindacato di polizia, il parco mezzi adibito al servizio di volante dall'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Trieste, utilizzabili per la copertura ininterrotta dei quattro turni giornalieri di servizio, consterebbe in sole 3 unità, oltre al fatto che, per tali autovetture, non sarebbero disponibili pneumatici da neve in numero sufficiente;
risulterebbe, sempre dalle denunce del summenzionato sindacato, la disponibilità presso il commissariato di San Sabba di soli due giubbotti anti proiettile, riservati per il personale in servizio di pattugliamento o, secondo una calendarizzazione interna, di vigilanza a siti specifici;
un altro grave problema che incide negativamente sulle condizioni di lavoro degli agenti di polizia, sia in termini di salute che di sicurezza, è rappresentato dalle condizioni allarmanti in cui versa la struttura della questura di Trieste;
l'11 dicembre 2014 il SILP-CGIL ha fatto pervenire al questore della provincia di Trieste – e, per conoscenza, al Ministero dell'interno – una segnalazione che denuncia l'insalubrità di diversi ambienti della struttura, interessati dalla presenza di amianto in stato di grave degrado;
sempre da comunicazioni della segreteria provinciale SILP-CGIL, risalenti all'11 gennaio 2015, viene posta la grave situazione della vigilanza della caserma Duchessa D'Aosta – commissariato di San Sabba, dove il controllo dell'accesso e dell'intero comprensorio – pari a 27.000 metri quadri – sarebbe demandata ad un solo operatore per turno, che presta servizio all'interno di un container privo di qualsiasi misura di protezione passiva;
la sicurezza relativa agli uffici della polizia a Trieste è stata recentemente messa sotto dura prova quando, il 13 marzo 2014, un cittadino afgano si è sparato, nei pressi della questura, con la pistola di servizio sottratta all'agente «addetto al ricevimento»;
tali carenze incidono negativamente sulle possibilità per gli agenti della polizia di Stato di poter svolgere in modo adeguato, ed in condizioni di sicurezza, il proprio lavoro;
la situazione desta ancora più allarme in un momento come quello attuale, in cui lo stesso Ministro dell'interno – in seguito agli attacchi terroristici in Francia – ha messo in evidenza che «il livello di allerta rimane altissimo» (come riportato dalle agenzie di stampa ANSA del 13 gennaio 2015) –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopracitati;
come si intenda procedere per mettere la questura di Trieste in condizioni adeguate per poter garantire delle condizioni decorose e salubri al proprio personale, come previsto dalle leggi vigenti in materia di sicurezza sul lavoro;
come si intenda intervenire per assicurare in maniera adeguata il presidio d'accesso e la vigilanza interna del complesso della caserma Duchessa d'Aosta;
come si intenda provvedere alla carenza degli strumenti necessari alla polizia di Stato di Trieste per operare in maniera opportuna e garantire il fondamentale compito di tutela della collettività;
se ritenga che il numero degli operatori in servizio negli uffici dipendenti della questura (commissariati compresi) sia sufficiente per svolgere adeguatamente tutte le tipologie di servizio, anche alla luce dell'accresciuto allarme per il livello di sicurezza in seguito agli attentati terroristici in Francia. (4-07672)
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