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lunedì 27 aprile 2015

ITALICUM. FASSINA (PD): FANTASIOSA E PREOCCUPANTE LETTERA RENZI


ITALICUM. FASSINA (PD): FANTASIOSA E PREOCCUPANTE LETTERA RENZI
DISCIPLINA NON RILEVANTE QUANDO OSTACOLÒ ELEZIONE MARINI AL COLLE

(DIRE) Roma, 27 apr. - "Davvero fantasiosa e preoccupante la
lettera del presidente del consiglio e segretario del Pd ai
coordinatori di circolo del Pd: interpreta la discussione e la
dialettica sulle regole del gioco come questione interna al Pd,
di disciplina di partito, mentre e', come dovrebbe essere
evidente, questione dell'insieme del parlamento e relativa
all'autonomia di ciascun parlamentare. Tra l'altro, la disciplina
di partito non era cosi' rilevante nell'aprile del 2013, in
occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica, quando
il Presidente del Consiglio fece attivamente e efficacemente
campagna elettorale sui parlamentari del Pd per ostacolare
l'elezione di Franco Marini, candidatura approvata dalla
maggioranza dei gruppi parlamentari del Pd". Lo scrive su
facebook Stefano Fassina (Pd).
"Il segretario- prosegue- richiama le primarie dell'ultimo
congresso del Pd, i 2 milioni di voti da lui ricevuti, come fonte
di legittimazione 'interna' dell'Italicum. Dimentica di ricordare
che ciascun parlamentare del Pd e' stato eletto su un programma
elettorale, votato da 8,5 milioni di persone, che prevedeva il
superamento dei parlamentari nominati che invece sono, grazie
alla revisione del Senato, la totalita' dei senatori e, grazie
all'Italicum, una netta maggioranza dei deputati, soluzione
aggravata dal collegio unico nazionale per la distribuzione dei
seggi e dalle candidature multiple di capilista bloccati.
Dimentica, inoltre, di ricordare che ciascun parlamentare del Pd
e' stato eletto su un programma elettorale, votato da 8,5 milioni
di persone, che prevedeva il rilancio della centralita' del
parlamento, non la sua marginalizzazione con un presidenzialismo
di fatto, privo delle garanzie democratiche fondamentali, in
quanto la minoranza elettorale che ottiene il premio di
maggioranza determina la scelta del Presidente della Repubblica e
nomina i giudici della Corte Costituzionale di competenza
parlamentare".
Dimentica, infine, prosegue, "che e' incompatibile con il Dna
del Pd l'approvazione delle regole del gioco con il voto di
fiducia i cui due precedenti nella storia italiana sono
particolarmente inquietanti (la Legge Acerbo durante il fascismo
e la Legge Truffa nel 1953)".
(Com/Vid/ Dire)
14:25 27-04-15

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