Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-04083
presentata daInterrogazione a risposta scritta 4-04083
MICHELINO DAVICO
mercoledì 10 giugno 2015, seduta n.462
mercoledì 10 giugno 2015, seduta n.462
DAVICO - Ai Ministri dell'interno e della giustizia - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:
in Italia sono utilizzate circa 600 scorte, disposte in favore di personalità politiche, del mondo dell'impresa, della cultura, dello spettacolo e del giornalismo. Nella sola capitale se ne contano oltre 200;
come è noto, le scorte possono prevedere dispositivi di primo livello (rischio elevato, equipaggio composto da 3 auto blindate e 9 agenti), di secondo livello (rischio alto, 2 auto e 6 agenti), di terzo livello (rischio intermedio, 1 auto e 2 agenti) e di quarto livello (rischio basso, 1 auto e 1 o 2 agenti). Va inoltre considerato che queste unità di scorta impiegate vanno triplicate per i turni giornalieri che sono almeno tre nell'arco delle 24 ore;
il costo stimato per mantenere quantificate in circa 4.000 unità, oscilla intorno ai 255 milioni di euro l'anno;
a tale importante dispiegamento di forze, fanno da contraltare i numeri concernenti gli imminenti tagli del personale delle forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, stimati, come affermato dal capo dellaPolizia, Alessandro Pansa, in circa 40.000 unità, con immaginabili ripercussioni in ordine al livello medio di sicurezza per i cittadini;
a ciò si deve aggiungere che un terzo dei 24.000 mezzi assegnati alle forze dell'ordine sono fermi nelle officine perché in riparazione. Le volanti hanno, in media, circa 200.000 chilometri al proprio attivo: nella sola capitale, su 1.600 auto, circa 500 sono guaste;
in tutta Roma, quotidianamente, la polizia di Stato dispone di sole 40 auto (volanti) per ognuno dei 3 turni nell'arco delle 24 ore, per il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini;
ancora, l'età media degli agenti, che si attestava negli anni ottanta sui 25 anni, è ad oggi salita a 47 anni;
orbene, nel Fondo unico giustizia confluiscono le somme e i relativi proventi, per l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniali;
in base ai dati pubblicati sul sito del Ministero della giustizia, risulta che, alla data del 5 agosto 2014, le risorse intestate al Fondo unico giustizia ammontavano a circa 3,4 miliardi di euro. Di tali importi, 1,4 miliardi di euro sono liquidi, mentre 2 miliardi di euro sono costituiti da risorse non liquide (titoli, azioni, eccetera);
parte di queste somme liquide libere potrebbero essere concretamente utilizzate per rafforzare la sicurezza dei cittadini, e dunque, per arruolare nuovi poliziotti, carabinieri, finanzieri, nonché per acquistare nuove auto e altri mezzi di supporto, e per prevedere anche aumenti di stipendi per il personale del comparto,
si chiede di sapere:
se ai Ministri in indirizzo risulti se sia in programma, e con quali modalità e tempi, uno studio finalizzato a verificare la possibilità di ridurre l'utilizzo delle scorte, limitandone l'uso ai casi di effettivo pericolo e di reale necessità, con eliminazione di quelle disposte in maniera eccessivamente precauzionale. Ciò nell'ottica di diminuire l'aggravio sul personale altrimenti impegnato sul territorio nazionale, e di consentire, conseguentemente, un aumento della presenza di uomini e mezzi che garantisca una maggiore sicurezza a tutti i cittadini italiani;
se, in quale misura e con quali tempi il Governo abbia intenzione di reperire dal Fondo unico giustizia parte delle risorse per accrescere il personale delle forze dell'ordine.
(4-04083)
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