TUMORI: LA PRIMA CARTA PER L'ETICA IN ONCOLOGIA =
Roma, 15 lug. (AdnKronos Salute) - Condivisione delle scelte
terapeutiche, empatia nella relazione medico-paziente, equità di
accesso alle cure innovative e valorizzazione della ricerca clinica.
Sono questi i quattro principi su cui si basa la Carta di Ragusa
sull'etica in oncologia, la prima realizzata in Italia
dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) al termine delle
'Giornate dell'Etica', promosse recentemente in Sicilia. Per due
giorni sull'Isola un gruppo multidisciplinare ha discusso e
individuato 16 punti per migliorare l'integrazione dell'etica
nell'organizzazione del sistema sanitario che nei comportamenti dei
singoli professionisti.
"E' nostro preciso dovere occuparci di questi aspetti", afferma
Carmine Pinto presidente nazionale Aiom. "Siamo molti orgogliosi di
questo documento che vuole diventare anche una sorta di Carta dei
doveri per tutti gli specialisti coinvolti nella cura del cancro. In
particolare, ci siamo soffermati sul delicato rapporto tra medici,
pazienti e i loro familiari", aggiunge. Ecco perché, si legge nel
primo punto, "l'oncologo deve sempre più tenere in considerazione le
esigenze della persona assistita e dei familiari. Senza dimenticare di
prestare molta attenzione alle possibili differenze culturali, dato
che curiamo anche molte persone di origine straniera. Sono da evitare,
da parte di tutto il personale sanitario - ed è un altro punto del
documento - atteggiamenti ostili verso la sofferenza del malato e dei
caregiver. E' fondamentale stabilire invece una proficua alleanza
emotiva con loro". (segue)
(Com-Ram/Adnkronos)
15-LUG-15 15:22
TUMORI: LA PRIMA CARTA PER L'ETICA IN ONCOLOGIA (2) =
(AdnKronos Salute) - Anche la comunicazione con il paziente è molto
importante e "il medico oncologo ed il team curante - prosegue il
documento - devono garantire il coinvolgimento della persona assistita
nel processo decisionale fornendo una informazione adattata ai bisogni
individuali e attuando una comunicazione efficace con pazienti e
familiari". Al tempo stesso il personale sanitario deve "fornire al
malato gli strumenti conoscitivi del suo stato di salute, al fine di
garantirgli la libertà di scelta, non influenzabile da esterni. Il
medico e l'assistito devono esercitare il loro ruolo legittimo nella
decisione terapeutica, dichiarando le loro preferenze e il razionale
della loro scelta, nel tentativo di costruire un consenso sul
trattamento più appropriato da applicare".
Gli oncologi, poi, sono obbligati a "mantenere sempre un approccio e
un rigore scientifico metodologico non solo nella scelta delle terapie
ma anche nella relazione medico-paziente, in base alla medicina basata
sull'incidenza". "Alla persona assistita deve inoltre essere garantita
la continuità nel rapporto con i propri sanitari - si legge nella
Carta di Ragusa - in tutte le fasi della malattia e il medico deve
assicurare la condivisione partecipata delle scelte di fine vita, in
particolare della 'desistenza terapeutica', affinché la rinuncia a
ulteriori trattamenti non sia avvertita come abbandono, ma come parte
dell'assistenza. Il ruolo del curante non è tanto quello di rispettare
la dignità del malato, ma di chiedersi quale relazione serva per dare
dignità al paziente". (segue)
(Com-Ram/Adnkronos)
15-LUG-15 15:22
TUMORI: LA PRIMA CARTA PER L'ETICA IN ONCOLOGIA (3) =
(AdnKronos Salute) - Pazienti, che in Italia, riescono sempre più
spesso a sconfiggere la malattia, grazie all'innovazione prodotta
dalla ricerca medico-scientifica e alle campagne di screening. "Ogni
nuova singola diagnosi rappresenta una sfida sia per l'intera
collettività che per il sistema sanitario - aggiunge Pinto - Le nuove
cure hanno aumentato sensibilmente la sopravvivenza".
"Al tempo stesso, però, molti farmaci presentano costi importanti che
influiscono pesantemente sui bilanci degli ospedali e dei conti
pubblici. Esiste quindi un problema di equità e accessibilità alle
cure che devono sempre essere garantite a tutte le persone colpite dal
cancro. Non deve essere il clinico - prosegue la Carta - a far
prevalere considerazioni economiche sulla valutazione rischio-benefici
delle possibili scelte terapeutiche. E' invece importante che queste
considerazioni siano prese ad un livello decisionale più alto e
comunque il più lontano possibile dal singolo rapporto
medico-paziente". (segue)
(Com-Ram/Adnkronos)
15-LUG-15 15:22
TUMORI: LA PRIMA CARTA PER L'ETICA IN ONCOLOGIA (4) =
(AdnKronos Salute) - Il costo dei trattamenti deve essere
proporzionato alla loro reale efficacia e sicurezza. Devono essere
esplorate nuove strategie di rimborsabilità con gli enti regolatori.
Per esempio, in futuro si può arrivare a una contrattazione unica del
prezzo condotta contemporaneamente alla valutazione Agenzia europea
dei medicinali (Ema). In questo modo sarà possibile ridurre le
disparità di accesso ai farmaci innovativi tra i diversi paesi del
Vecchio Continente. Occorre infatti ridurre il fenomeno delle 'fughe'
a livello europeo e delle singole Regioni italiane per accedere ai
farmaci innovativi".
Gli ultimi 3 articoli della Carta di Ragusa affrontano il tema della
ricerca clinica indipendente che "va sostenuta e incoraggiata, in
quanto di interesse pubblico e non a fini di lucro, finalizzata a
testare strategie terapeutiche per il miglioramento della pratica
clinica. E' auspicabile - prosegue il documento stilato dagli oncologi
- un'organizzazione dei Comitati etici che preveda Comitati etici
coordinatori (regionali/macroregionali) per l'espressione del Parere
unico, e, nell'ospedale dove si svolge la sperimentazione, un Clinical
Trial Office, per esprimere un giudizio di fattibilità locale e
supportare gli sperimentatori".
La Carta di Ragusa sull'Etica in Oncologia verrà distribuita, nelle
prossime settimane, in tutti gli ospedali italiani a disposizione dei
cittadini.
(Com-Ram/Adnkronos)
15-LUG-15 15:22
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