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sabato 1 agosto 2015

Consiglio dei Ministri n.76



Consiglio dei Ministri n.76

31 Luglio 2015
Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, venerdì 31 luglio 2015, alle ore 12.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti.
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ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO

Il Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, ha fornito al Governo l’aggiornamento periodico dello stato di attuazione del programma.
Dal Consiglio dei ministri del 17 luglio sono stati adottati ulteriori 15 provvedimenti attuativi, di cui 8 riferiti al Governo in carica. Il tasso di attuazione delle riforme del Governo, alla data del 29 luglio, è del 66,2% mentre lo stock Monti - Letta si è ridotto a 272.
Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito dell’Ufficio per il programma di Governo, dove sono pubblicati il Report di monitoraggio aggiornato al 20 luglioil grafico sull’andamento del tasso di attuazione del Governo in carica e gli elenchi dei provvedimenti adottati, con i link ai testi di quelli già pubblicati.
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CONTROVERSIE DEI CONSUMATORI 
Attuazione della direttiva europea sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, dopo aver ottenuto il parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti e su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/11/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2013 sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2009/22/CE (direttiva sull’ADR per i consumatori).
La direttiva 2013/11/UE nasce dalla necessità di offrire ai consumatori una soluzione semplice ed extragiudiziale alle controversie tra consumatori ed imprese. Per il recepimento della direttiva sono state apportate essenzialmente integrazioni e modifiche al Codice del consumo (decreto legislativo n.206/2005), al fine di mantenere una disciplina unitaria della materia salvaguardando il più possibile l’impostazione del Codice medesimo. Il consumatore non può essere privato in nessun caso del diritto di adire il giudice competente, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale.
Per organismo ADR si intende qualsiasi organismo, a prescindere dalla sua denominazione, istituito su base permanente che offre la risoluzione di una controversia attraverso una procedura ADR ed è iscritto in un apposito elenco istituito presso ciascuna Autorità competente (Ministero della giustizia, unitamente al Ministero dello sviluppo economico, Consob, AEEGSI, AGCOM e Banca d’Italia). Ogni Autorità definisce il procedimento per l’iscrizione e verifica il rispetto dei requisiti di stabilità, efficienza, imparzialità nonché il rispetto del principio di tendenziale non onerosità, per il consumatore, del servizio.
È fatto obbligo agli organismi ADR di mantenere un sito web che fornisca alle parti facile accesso alle informazioni ma al contempo deve essere consentita al consumatore la possibilità di presentare reclamo anche con modalità diverse da quella telematica.
Il Ministero dello sviluppo economico è designato come unico punto di contato con la Commissione europea e al fine di definire uniformità di indirizzo nel compimento delle funzioni delle Autorità competenti è istituito presso lo stesso Ministero un tavolo di coordinamento e di indirizzo.
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PARAMETRI FISICI PER CONCORSI DELLE FORZE ARMATE E DI POLIZIA
Regolamento in materia di parametri fisici per l’ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate, nelle Forze di polizia a ordinamento militare e civile e nel corpo nazionale dei vigili del fuoco (decreto presidenziale – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare e su proposta del Presidente Matteo Renzi, e dei Ministri della difesa Roberta Pinotti, dell’interno Angelino Alfano, dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan e delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, il decreto del Presidente della Repubblica recante il regolamento in materia di parametri fisici per l’ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate, nelle Forze di polizia a ordinamento militare e civile e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco a norma dell’articolo 1, della legge 12 gennaio 2015, n.2.
Nello specifico il provvedimento ha introdotto per l’ammissione ai concorsi per il reclutamento/assunzione del personale del comparto Difesa e Sicurezza, al posto del previsto requisito dell’altezza, i parametri fisici della composizione corporea, della forza muscolare e della massa metabolicamente attiva. Si è deciso quindi di non precludere l’accesso alle Forze armate, alle Forze di polizia e al Corpo dei vigili del fuoco in ragione della mancanza del requisito dell’altezza minima prevista dalle attuali disposizioni, ma di consentire la valutazione dei soggetti in base a differenti parametri dai quali possa comunque desumersi la più generale ma imprescindibile idoneità fisica del candidato allo svolgimento del servizio militare o d’istituto.
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CLASSI DI CONCORSO A CATTEDRE E POSTI DI INSEGNAMENTO
Disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento (decreto presidenziale – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare e su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini, un decreto del Presidente della Repubblica recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e posti di insegnamento ai sensi dell’articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Il regolamento è adottato in attuazione delle Disposizioni in materia di organizzazione scolastica che ha attribuito al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con quello dell’economia e delle finanze, il potere di incidere sull’attuale assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema scolastico, anche seguendo il criterio della razionalizzazione e dell’accorpamento delle classi di concorso per una maggiore flessibilità nell’impiego dei docenti.
Rispetto alle classi di concorso previste dalla legislazione vigente, lo schema di regolamento prevede:
  • il loro aggiornamento: infatti le classi di concorso attualmente vigenti corrispondono agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti previgenti e prevedono requisiti di accesso ai percorsi abilitanti ancora espressi in termini di lauree del vecchio ordinamento;
  • il loro accorpamento: è previsto per una maggiore fungibilità dei docenti e consente di aumentare il numero di posti per classe di concorso e il tasso di sostituibilità degli insegnanti. Ad esempio vengono accorpate le classi di concorso di elettronica ed elettrotecnica; la nuova classe di tecnologie e tecniche della comunicazione ne accorpa ben sei di quelle attualmente in vigore e le classi di concorso di arte sono state accorpate per settore produttivo;
  • l’aggiunta di 11 nuove classi di concorso per l’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado: lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti); Scienze e tecnologie della calzatura e della moda; Scienze e tecnologie della logistica; Storia della musica; Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado; Tecnica della danza classica; Tecnica della danza contemporanea; Tecniche di accompagnamento alla danza; Tecnologie musicali; Teoria analisi e composizione; Teoria e tecnica della comunicazione. Inoltre sono state aggiunte altre 2 nuove classi di concorso che riguardano posti di insegnante tecnico-pratico. Le nuove classi di concorso sono Laboratorio di logistica e Laboratori di scienze e tecnologie della calzatura e della moda.
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CONTRASTO AL TERRORISMO
Norme per il contrasto al terrorismo e ratifica ed esecuzione di convenzioni collegate (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, dell’interno Angelino Alfano e quello della giustizia Andrea Orlando. Un disegno di legge recante norme per il contrasto al terrorismo, nonché la ratifica e dell’esecuzione di quattro convenzioni collegate. Nello specifico:
  • Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005. La Convenzione richiama l’obbligo degli Stati di prevenire, perseguire e punire adeguatamente i reati di terrorismo nel contesto dei criteri più volte enunciati nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, dovendo la lotta al terrorismo rispettare lo stato di diritto, i valori democratici, i diritti umani, le libertà fondamentali e le altre norme di diritto internazionale, incluso il diritto internazionale umanitario. L’obiettivo generale di rafforzamento della cooperazione tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa viene, inoltre, precisato dall’obiettivo specifico della Convenzione, da perseguirsi mediante l’adozione di misure penali efficaci nella prevenzione del terrorismo, senza pregiudicare i principi della libertà di espressione e di associazione;
  • Convenzione internazionale per la repressione di atti di terrorismo nucleare fatta a New York il 14 settembre 2005. La Convenzione intende rafforzare un corpus normativo sempre più articolato, in cui strumenti adottati in ambito Onu si combinano con altri adottati in sede europea, specificamente dedicato alla lotta internazionale contro il fenomeno del terrorismo, che negli ultimi anni ha assunto una dimensione sempre più globale. La Convenzione di New York si occupa, in particolare, del terrorismo cosiddetto “nucleare” ossia compiuto attraverso l’uso, o la minaccia di usare, congegni o materiali radioattivi o nucleari per il perseguimento di obiettivi terroristici;
  • Protocollo di emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003. Il Protocollo di emendamento si pone come obiettivo quello di facilitare le procedure di cooperazione giudiziaria tra Stati in relazione alle persone accusate o condannate per atti di terrorismo: una caratteristica di tali crimini consiste infatti nella loro crescente internazionalizzazione e quindi i responsabili di tali crimini vengono spesso rintracciati in Stati diversi da quelli nei quali l’atto illecito è stato commesso. L’estradizione ha dunque un’importanza peculiare per reprimere efficacemente il terrorismo;
  • Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005. La Convenzione ha l’obiettivo di diventare uno strumento di riferimento internazionale per la prevenzione e il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Il testo mette in evidenza che il veloce accesso alle informazioni relative ai finanziamenti o alle risorse delle organizzazioni criminali, compresi i gruppi terroristici, è fondamentale per il successo delle misure preventive e repressive e, in ultima analisi, rappresenta il modo migliore per destabilizzare le attività di tali organizzazioni.
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RATIFICA DI ACCORDI INTERNAZIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e della difesa Roberta Pinotti, ha approvato due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di accordi internazionali.
  • Il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo complementare del trattato di cooperazione generale tra il governo della Repubblica italiana e il governo della Repubblica della Colombia relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 luglio 2010 e a Bogotà il 5 agosto 2010, ha lo scopo di fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione bilaterale in materia di difesa tra i due Stati, nell’intento di consolidare le rispettive capacità difensive e di migliorare la comprensione reciproca sulle questioni della sicurezza. Inoltre, la sottoscrizione di questo testo, induce effetti positivi in alcuni settori produttivi e commerciali dei due Paesi e mira svolge un’azione stabilizzatrice di un’area di particolare valore strategico e di alta valenza politica, considerati gli interessi nazionali e gli impegni internazionali assunti dall’Italia nella regione sudamericana.
  • Il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo sulla cooperazione militare e di difesa tra il governo della Repubblica italiana ed il governo della Repubblica gabonese, fatto a Roma il 19 maggio 2011 definisce la cornice giuridica all’interno della quale sarà possibile sviluppare la cooperazione bilaterale nel settore della difesa tra i due Paesi, consolidare le rispettive capacità difensive e migliorare la comprensione reciproca in materia di sicurezza. La sottoscrizione dell’Accordo, che mira anche ad indurre effetti indiretti in alcuni settori produttivi e commerciali dei due Paesi, ha una funzione di stabilizzazione in un’area di particolare valore strategico e di alta valenza politica, considerati gli interessi nazionali e gli impegni internazionali assunti dall’Italia nell’Africa centrale.
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DECRETI ATTUATIVI DELLA DELEGA FISCALE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, ha dato il via libera definitivo a due decreti legislativi attuativi della legge di riforma fiscale (legge 11 marzo 2014 n. 23) che delega il governo ad introdurre disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. Nello specifico il Consiglio dei ministri ha licenziato:
  • Decreto legislativo riguardante disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente;
  • Decreto legislativo di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici (fatturazione elettronica).
Per quanto riguarda il contenuto dei provvedimenti approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri si rimanda al comunicato stampa del Consiglio dei ministri n. 74 del 17 luglio 2015.
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INTESE CON CONFESSIONI RELIGIOSE

Il Consiglio dei ministri ha deciso, su proposta del Ministro della salute Beatrice Lorenzin, di riaprire il tavolo per l’intesa con le rappresentanze della Congregazione cristiana dei testimoni di Geova per approfondire alcuni aspetti in materia sanitaria.
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ASSUNZIONI DI DOCENTI DEI CONSERVATORI

Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, il Consiglio dei ministri ha autorizzato il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca - Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore, ad assumere, per l’anno accademico 2014/2015, a tempo indeterminato, di n. 167 docenti di I fascia e II fascia per incarichi di insegnamento nelle Istituzioni di alta formazione artistica e musicale - AFAM.
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PROROGA STATO DI EMERGENZA PER IL BATTERIO XYLELLA

A seguito dei nuovi focolai di infezioni verificatisi nella provincia di Brindisi, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza della diffusione nel territorio della Regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa (Well e Raju).
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AMPLIAMENTO DELLA CAVA A MONTICCHIO (PG)

Il Consiglio dei ministri ha esaminato il progetto definitivo di ampliamento di una cava sita in località Monticchio nel Comune di Perugia, in merito al quale la Presidenza del Consiglio ha compiuto un’istruttoria tesa a valutare gli interessi coinvolti; è stato rilevato che taluni contrasti sorti nel corso del procedimento sono stati superati, pertanto il progetto potrà essere realizzato nel rispetto di alcune prescrizioni.
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GOLDEN POWER

Il Consiglio dei ministri ha accolto la proposta del Ministro della difesa Roberta Pinotti, di non esercitare i poteri speciali in relazione all’operazione di cessione di quote detenute da GE AVIO S.r.l. nella joint venture XAXAC alla società XAE, in quanto l’operazione non comporta cessione di capacità tecnologiche o industriali in attività strategiche svolte da GE Avio S.r.l. e pertanto non si ravvisano minacce per gli interessi essenziali della difesa e dell’interesse nazionale.
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DOCUMENTO TRIENNALE DI POLITICA DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Su proposta del Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, il Consiglio dei ministri ha approvato il documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2015-2017. Il documento delinea una visione strategica e coerente nella quale la cooperazione allo sviluppo è considerata un investimento per il Paese, una componente qualificante di una politica estera moderna ed efficace, che risponde alle sfide e coglie le opportunità dell’attuale contesto internazionale.
Il documento illustra:
  • il contesto interno e internazionale nel triennio 2015-2017;
  • il rinnovamento della cooperazione italiana;
  • le priorità: 4 settori (diritti e governance; sviluppo umano; sviluppo rurale; sostegno al settore privato) e 20 Paesi partner in cui concentrare gli interventi;
  • la dimensione multilaterale della cooperazione allo sviluppo
  • l’agenda per il futuro.
Sul documento sono stati acquisiti i pareri previsti dalla legge: l'approvazione del Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo (11 giugno 2015), i pareri favorevoli del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo (6 luglio 2015), della Conferenza unificata Stato-Regioni-Città e autonomie locali (16 luglio 2015) e della Commissione esteri del Senato (23 luglio 2015).
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NOMINE

Il Consiglio dei ministri ha deliberato le seguenti nomine:
  • su proposta del Ministro per la semplificazione e pubblica amministrazione Maria Anna Madia la conferma di Sergio GASPARRINI a Presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - ARAN, a norma dell’articolo 46, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • su proposta del Ministro dell’interno Angelino Alfano: il conferimento al prefetto Riccardo Paolo Carmelo Antonio CARPINO dell'incarico di Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso; la nomina a dirigenti generali di Pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Antonio MAIORANORaffaele GRASSIAlfonso TERRIBILE e Giuseppe RACCA; la nomina di Giuseppe CARICATI a componente della commissione straordinaria per la gestione del Comune di Ricadi (VV);
  • su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni: il collocamento fuori ruolo del Ministro plenipotenziario Patrizio FONDI per ricoprire l’incarico di Capo delegazione dell’Unione europea negli Emirati Arabi Uniti.
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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato quindici leggi delle Regioni e delle Province Autonome.
Leggi regionali per le quali si è deliberata l’impugnativa:
  1. Legge Regione Piemonte n. 12 del 23/06/2015, “Promozione di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti”, in quanto alcune disposizioni in materia di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici destinati dalla legge in esame al recupero, alla valorizzazione e alla distribuzione attraverso appositi progetti contrastano con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di tutela della salute di cui all’articolo 117, terzo comma, della Costituzione.
  2. Legge Regione Piemonte n. 14 del 06/07/2015, “Misure urgenti per il contrasto dell'abusivismo. Modifiche alla legge regionale 23 febbraio 1995, n. 24 (Legge generale sui servizi di trasporto pubblico non di linea su strada)”, in quanto una disposizione in materia di servizi di trasporto non di linea si pone in contrasto con i principi nazionali e comunitari in materia di concorrenza e pertanto presenta profili di incostituzionalità per violazione dell’art 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione
Leggi regionali per le quali si propone la non impugnativa:
  1. Legge Regione Lazio n. 7 del 12/06/2015, “Istituzione del registro tumori di popolazione della Regione Lazio,
  2. Legge Provincia Trento n. 12 del 17/06/2015 “Disposizioni in materia di scuole musicali: sostituzione dell'articolo 19 della legge provinciale sulle attività culturali 2007 e integrazione della legge provinciale sulla scuola 2006”.
  3. Legge Regione Sardegna n. 15 del 19/06/2015 “Continuità territoriale marittima tra la Sardegna e le isole minori. Autorizzazione all'individuazione di un soggetto idoneo allo svolgimento delle attività di supporto tecnico, economico-finanziario e legale alla correlata procedura di gara”.
  4. Legge Regione Lazio n. 8 del 26/06/2015 “Disposizioni relative all'utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative. Modifiche alle legge regionale 6 agosto 2007, n. 13, concernente l'organizzazione del sistema turistico laziale, e successive modifiche”.
  5. Legge Regione Valle D’Aosta n. 14 del 15/06/2015 “Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza)”.
  6. Legge Regione Basilicata n. 20 del 26/06/2015 “Legge regionale “bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017 del parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano”.
  7. Legge Regione Sicilia n. 11 del 26/06/2015 “Disposizioni in materia di composizione dei consigli e delle giunte comunali, di status degli amministratori locali e di consigli circoscrizionali. Disposizioni varie”.
  8. Legge Regione Abruzzo n. 16 del 26/06/2015 “Integrazione alla L.R. 1° marzo 2012, n. 11 (Disciplina delle Associazioni di Promozione Sociale) e disposizioni per la conclusione delle procedure di assegnazione delle sedi farmaceutiche”.
  9. Legge Regione Abruzzo n. 17 del 02/07/2015 “Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2012, n. 41 (Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria)”.
  10. Legge Regione Abruzzo n. 18 del 04/07/2015 “Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici”.
  11. Legge Regione Emilia Romagna n. 8 del 09/07/2015 “Istituzione del Comune di Ventasso mediante fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto nella provincia di Reggio Emilia”.
  12. Legge Regione Sardegna n. 17 del 03/07/2015 “Sanzioni amministrative sui servizi di trasporto pubblico regionale e locale”.
  13. Legge Regione Sardegna n. 18 del 03/07/2015 “Modifica dell'articolo 9, comma 11, della legge regionale n. 3 del 2009 (Convenzioni rinnovabili con l'Ente concerti Marialisa De Carolis di Sassari) e dell'articolo 5, comma 18, della legge regionale n. 5 del 2015 (Utilizzo Centrale unica di committenza)”.
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Il Consiglio dei ministri è terminato alle 13.10.

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