Bari, olio extracomunitario venduto come italiano: 6 indagati
Una decina le aziende pugliesi coinvolte
Roma, 3 dic. (askanews) - Sei persone indagate per i reati di
frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o
denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, in concorso
tra loro.
Questi i primi risultati dell' operazione svolta dal Corpo
forestale dello Stato nel brindisino e nel barese su delega della
Direzione Distrettuale Antimafia di Bari che ha visto impegnati,
da questa mattina, un centinaio di Forestali in perquisizioni,
ispezioni e sequestri di lotti riconosciuti come falso olio
extravergine di oliva 100% italiano. I Forestali, coordinati dal
Nucleo Agroalimentare e Forestale (Naf) di Roma, dal Comando
Provinciale di Bari e dalla Sezione di polizia giudiziaria del
Corpo forestale dello Stato della Procura della Repubblica di
Bari, hanno effettuato i controlli su molte aziende aventi sede
a Fasano, Grumo Appula e Monopoli, come pure su un laboratorio
di certificazione con sede in quest' ultimo comune.
L' indagine trae origine dalla scarsa raccolta della campagna
olivicola 2014-2015, definita annus horribilis per il settore
oleari. Secondo i dati Ismea la produzione di olio da olive si è
attestata intorno alle 235mila tonnellate.
Gli investigatori del Naf, specializzati nella lotta alle frodi
agroalimentari, si sono rivolti all' Istituto di Bioscienze e
Biorisorse (CNR - IBBR) di Perugia per stabilire l' origine
geografica di molte partite di olio extra vergine di oliva
etichettato come "100% italiano". Per l' occasione è stata
utilizzata la tecnica innovativa del riconoscimento del Dna delle
cultivar di olivo presenti nell' olio (analisi molecolare). La
maxifrode ha interessato un quantitativo di circa settemila
tonnellate di olio.
I risultati delle analisi incrociati con quelli sulla
tracciabilità ricavati dai registri informatici hanno permesso di
accertare che migliaia di tonnellate di olio ottenuto mediante la
miscelazione di oli presumibilmente extravergini provenienti
anche da Paesi extra Unione Europea come Siria, Turchia, Marocco
e Tunisia venivano venduti sul mercato nazionale e internazionale
(statunitense e giapponese) con la dicitura facoltativa 100%
italiano, configurando così una frode in danno al Made in Italy.
Le indagini della Forestale continuano e sono mirate anche ad
accertare la effettiva natura dell' olio extracomunitario e la sua
genuinità.
I controlli dovranno inoltre verificare eventuali complicità di
altre aziende.
red/Rus
03 DIC 2015 094053
Nessun commento:
Posta un commento