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mercoledì 6 aprile 2016

TRIVELLE. DA RADICALI RICORSO AL TAR PER RINVIO REFERENDUM -




TRIVELLE. DA RADICALI RICORSO AL TAR PER RINVIO REFERENDUM
MAGI: GOVERNO VIOLA DOVERE NEUTRALITÀ, DENUNCIA ALLA PROCURA

(DIRE) Roma, 6 apr. - Rinviare il voto sul "referendum trivelle"
e accorparlo con le prossime elezioni amministrative, cosi' da
garantire i diritti dei cittadini, a partire da quello
all' informazione, che sono stati compromessi dalla "strategia
astensionista" messa in atto dal governo per sabotare il quorum.
E' l' obiettivo del ricorso presentato al Tar da Radicali
Italiani, per chiedere l' annullamento del Decreto di indizione
del referendum popolare che ha convocato gli elettori per la data
del 17 aprile. A firmarlo, il segretario di Radicali Italiani
Riccardo Magi, il presidente Marco Cappato, il tesoriere Valerio
Federico e - in qualita' di cittadini elettori - la deputata Mara
Mucci, iscritta a Radicali Italiani, e Mario Staderini, gia'
autore del ricorso all' Onu contro l' Italia per violazione diritti
politici in materia referendaria, i quali hanno illustrato le
ragioni dell' iniziativa in una conferenza stampa tenuta oggi a
Roma nella sede radicale di via di Torre Argentina.
Il ricorso sara` discusso il prossimo 13 aprile dal Tar del
Lazio, che potrebbe annullare l' indizione delle elezioni. La
decisione sara' poi impugnata al Consiglio di Stato prima del 17
aprile. In caso di eventuale esito negativo, i radicali fanno
gia' sapere che l' Italia sara' portata in giudizio davanti al
Comitato diritti umani dell' Onu per violazione del Patto
internazionale sui diritti civili e politici. (SEGUE)
(Com/Lum/ Dire)
18: 45 06-04-16

TRIVELLE. DA RADICALI RICORSO AL TAR PER RINVIO REFERENDUM - 2 -


(DIRE) Roma, 6 apr. - "Attraverso dichiarazioni e atti di
governo- ha spiegato il segretario Riccardo Magi- l' esecutivo ha
tentato di boicottare il referendum, violando il dovere di
neutralita' a cui e' tenuto secondo norme e standard democratici
di diritto internazionale. Indicando la data del 17 aprile, cioe'
la prima domenica utile, ha fortemente limitato gli spazi di
informazione. Sostenendo poi che la legge non consentirebbe di
accorpare il referendum al voto amministrativo, il governo ha
dichiarato il falso e ha deciso quindi di usare i 300 milioni di
euro del referendum per farlo fallire".
"Una vera e propria strategia astensionista- prosegue il
segretario di Radicali Italiani- rivendicata dal governo con
pubblici inviti a non andare alle urne. Per questo abbiamo
affiancato al ricorso al Tar una denuncia alla procura della
Repubblica per verificare l' ipotesi di reato di induzione
all' astensione. Non si tratta certo di giustizialismo, ma di
un' iniziativa per fare chiarezza a tutela dei diritti dei
cittadini: o si supera il quorum per legge, come avvenuto in
molte altre democrazie occidentali e come Renzi non fa nella
riforma costituzionale, oppure valgono le norme che impongono al
Governo il dovere di essere neutrale e non indurre
all' astensione. E' una questione di Stato di diritto e di
democrazia", ha concluso il segretario di Radicali Italiani.
Ad attaccare sul tema dell' informazione anche la deputata Mara
Mucci: "Convocando il referendum in una data cosi' prossima- ha
spiegato la deputata Mara Mucci- il Governo ha volutamente negato
un' informazione corretta per i cittadini, riducendo cosi' le
possibilita' di partecipazione al voto e dunque condizionando
l' esito del referendum. Un comportamento grave, perche'
l' informazione e' un elemento fondamentale del principio stesso
della democrazia diretta. Si sarebbe potuto informare in anticipo
Agcom e Commissione di Vigilanza Rai, per fissare al meglio la
data di convocazione al voto. La scelta del 17 aprile invece lede
i diritti di ogni singolo elettore, oltre che delle forze
politiche e dei comitati che si impegnano nelle
consultazioni". (SEGUE)
(Com/Lum/ Dire)
18: 45 06-04-16

NNN
TRIVELLE. DA RADICALI RICORSO AL TAR PER RINVIO REFERENDUM - 3 -


(DIRE) Roma, 6 apr. - "Renzi non e' certo l' inventore del
riflesso antireferendario del potere italiano", precisa il
presidente di Radicali Italiani, Marco Cappato, "tanti di coloro
che gli rinfacciano la strategia astensionista, anche tra i
promotori del referendum del 17 aprile, hanno operato da
boicottatori della Costituzione nel corso dei 40anni di storia
referendaria radicale. Il fatto che Renzi sia arrivato buon
ultimo non e' pero' certo una esimente rispetto alla gravita'
della sua opera di ulteriore demolizione della seconda scheda che
la Costituzione affida ai cittadini", conclude Cappato.
Secondo Mario Staderini, gia' autore del ricorso all' Onu
contro l' Italia per violazione diritti politici in materia
referendaria, "non e' piu' tollerabile che prosegua la storica
negazione del diritto degli italiani di partecipare alla vita del
Paese attraverso gli strumenti di democrazia diretta. Nei
prossimi mesi l' Italia sara' giudicata dal Comitato diritti umani
dell' Onu per le violazioni avvenute in occasione dei referendum
del 2013, ora rischia una nuova condanna. Se davvero si vuole
essere, almeno sulle questioni di democrazia, un governo diverso
dai precedenti, basterebbe adottare un Referendum Act che ponga
fine a tutti quegli ostacoli e sabotaggi che si ripetono da
decenni".
(Com/Lum/ Dire)
18: 45 06-04-16

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