ANSA-BOX/ Craxi: a Milano M5S dice no a via, dedichiamola a Fo
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>ANSA-BOX/ Craxi: a Milano M5S dice no a via, dedichiamola a Fo
Continuano le polemiche; Pentastellati, lasciamolo ad Hammamet
(di Bianca Maria Manfredi)
(ANSA) - MILANO, 22 GEN - Milano non dovrebbe intitolare una
una via a Bettino Craxi "ultimo simbolo di Tangentopoli,
condannato per corruzione, scappato ad Hammamet" ma piuttosto al
premio Nobel Dario Fo, morto lo scorso 13 ottobre: e' questa la
proposta fatta sul blog di Beppe Grillo dal consigliere
regionale del Movimento 5 Stelle Stefano Buffagni, che cosi'
riaccende la polemica.
Per legge bisognerebbe aspettare dieci anni dalla morte, per
intitolare una via a una persona, pero' - ha ricordato Buffagni a
sostenendo la proposta di una "Via Dario Fo" - si puo' fare se e'
un benemerito della patria. Solo lo scorso ottobre, in Consiglio
comunale e' stata approvata una mozione che chiede di intitolare
una via al padron dell'Esselunga Bernardo Caprotti, che e' morto
solo due settimane prima di Fo. "Craxi - ha concluso -
lasciamolo ad Hammamet".
"Andrebbe ricordato a Grillo che Fo, per quanto sia
politicamente scorretto ricordarlo, soleva aiutare i terroristi
- ha tuonato l'europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu
-. E che grazie a lui il carnefice dei Fratelli Mattei si
sollazza sulle spiagge brasiliane".
Ad aprire alla possibile intitolazione di una via a Craxi era
stato il sindaco Giuseppe Sala, che nel diciassettesimo
anniversario della morte del leader socialista travolto dalla
bufera giudiziaria di Mani pulite, aveva detto di essere
"d'accordo ad aprire un dibattito". Subito si e' alzato un coro
di no da destra a sinistra (dal segretario della Lega Nord
Matteo Salvini all'assessore comunale Pierfrancesco Majorino) ma
ha fatto sentire la sua voce anche chi da anni ritiene doveroso
ricordarlo a Milano.
Secondo la figlia Stefania Craxi "la proposta di intitolare
una strada o una piazza ad un uomo che diede lustro e vitalita'
alla Citta' di Milano non puo' ne' stupire ne' creare polemiche".
Forza Italia ha presentato in Comune una mozione per
intitolargli una piazza o una via. Ma pare certo che gli azzurri
non chiederanno di discuterla nella seduta del consiglio
comunale di Milano, anche per evitare il rischio di una
bocciatura. La speranza sarebbe quella di ottenere almeno
l'iscrizione del nome di Craxi al famedio, vicino ai grandi di
Milano. Solo 10 mesi dopo la morte di Craxi, i figli Stefania e
Bobo gettarono dei garofani nella fontana di piazza Castello per
dare il via a una raccolta fondi perche' fosse intitolata al
padre. Proposte di dedicargli una via sono state fatte (senza
successo) anche nel 2004, poi nel 2007. La giunta Albertini
diede il via libera a una targa davanti al suo ufficio al 19 di
piazza Duomo, ma il consiglio comunale boccio' la decisione. E le
polemiche non sono ancora finite.(ANSA).
MF
22-GEN-17 19:35 NNNN
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>ANSA-BOX/ Craxi: a Milano M5S dice no a via, dedichiamola a Fo
Continuano le polemiche; Pentastellati, lasciamolo ad Hammamet
(di Bianca Maria Manfredi)
(ANSA) - MILANO, 22 GEN - Milano non dovrebbe intitolare una
una via a Bettino Craxi "ultimo simbolo di Tangentopoli,
condannato per corruzione, scappato ad Hammamet" ma piuttosto al
premio Nobel Dario Fo, morto lo scorso 13 ottobre: e' questa la
proposta fatta sul blog di Beppe Grillo dal consigliere
regionale del Movimento 5 Stelle Stefano Buffagni, che cosi'
riaccende la polemica.
Per legge bisognerebbe aspettare dieci anni dalla morte, per
intitolare una via a una persona, pero' - ha ricordato Buffagni a
sostenendo la proposta di una "Via Dario Fo" - si puo' fare se e'
un benemerito della patria. Solo lo scorso ottobre, in Consiglio
comunale e' stata approvata una mozione che chiede di intitolare
una via al padron dell'Esselunga Bernardo Caprotti, che e' morto
solo due settimane prima di Fo. "Craxi - ha concluso -
lasciamolo ad Hammamet".
"Andrebbe ricordato a Grillo che Fo, per quanto sia
politicamente scorretto ricordarlo, soleva aiutare i terroristi
- ha tuonato l'europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu
-. E che grazie a lui il carnefice dei Fratelli Mattei si
sollazza sulle spiagge brasiliane".
Ad aprire alla possibile intitolazione di una via a Craxi era
stato il sindaco Giuseppe Sala, che nel diciassettesimo
anniversario della morte del leader socialista travolto dalla
bufera giudiziaria di Mani pulite, aveva detto di essere
"d'accordo ad aprire un dibattito". Subito si e' alzato un coro
di no da destra a sinistra (dal segretario della Lega Nord
Matteo Salvini all'assessore comunale Pierfrancesco Majorino) ma
ha fatto sentire la sua voce anche chi da anni ritiene doveroso
ricordarlo a Milano.
Secondo la figlia Stefania Craxi "la proposta di intitolare
una strada o una piazza ad un uomo che diede lustro e vitalita'
alla Citta' di Milano non puo' ne' stupire ne' creare polemiche".
Forza Italia ha presentato in Comune una mozione per
intitolargli una piazza o una via. Ma pare certo che gli azzurri
non chiederanno di discuterla nella seduta del consiglio
comunale di Milano, anche per evitare il rischio di una
bocciatura. La speranza sarebbe quella di ottenere almeno
l'iscrizione del nome di Craxi al famedio, vicino ai grandi di
Milano. Solo 10 mesi dopo la morte di Craxi, i figli Stefania e
Bobo gettarono dei garofani nella fontana di piazza Castello per
dare il via a una raccolta fondi perche' fosse intitolata al
padre. Proposte di dedicargli una via sono state fatte (senza
successo) anche nel 2004, poi nel 2007. La giunta Albertini
diede il via libera a una targa davanti al suo ufficio al 19 di
piazza Duomo, ma il consiglio comunale boccio' la decisione. E le
polemiche non sono ancora finite.(ANSA).
MF
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