ANSA/ Roma riduce pressione acqua di notte, sos ai piani alti
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>>>ANSA/ Roma riduce pressione acqua di notte, sos ai piani alti
Misura Acea per siccita'. Lorenzin, valutare impatto su ospedali
(di Emanuela De Crescenzo)
(ANSA) - ROMA, 28 AGO - La siccita' persiste e la Capitale sta
prosciugando le sue riserve idriche. L'Acea cosi' corre ai ripari
e, presumibilmente dalla prima settimana di settembre, avvia il
piano di "riduzione controllata delle pressioni della rete
idrica nelle sole ore notturne" che coinvolgera' quasi tutta
Roma, circa 90 zone, e anche il Comune di Fiumicino, in
particolare Isola Sacra, Fiumicino centro e zona aeroportuale,
Fregene, Focene, Maccarese, Palidoro e Passoscuro.
A rischio soprattutto quanti abitano ai piani alti e "nelle
zone idraulicamente piu' sfavorite" a cui di notte l'acqua potra'
mancare completamente e per le quali "potrebbe non essere
escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente
intorbidimento dell'acqua al momento del rientro in servizio".
Sulla misura, "appresa dagli organi di stampa", ha chiesto
"immediati chiarimenti" il Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin. Il ministro chiede se Acea abbia verificato l'impatto
sulle strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e
private, sulle strutture ricettive e di ristorazione, sugli
uffici pubblici e sulle strutture ove vengono alloggiati a
qualsiasi titolo gli animali e "per evitare che cio' comporti
pregiudizi per la continuita' dei servizi sanitari essenziali, e
se questa decisione sia stata concordata o partecipata con la
Regione Lazio".
La misura arriva, sostiene l'Acea, "nonostante l'eccezionale
lavoro svolto a partire da maggio, con l'istituzione da parte
del nuovo vertice di una cabina di regia per affrontare
l'emergenza idrica, che ad oggi ha consentito di monitorare
circa 4.700 km di rete, quasi il 90% del totale, con oltre 1.300
perdite gia' riparate". Il motivo, secondo l'azienda, e'
determinato dal "perdurare di una straordinaria siccita' (e'
piovuto il 70% in meno, rispetto alla media degli ultimi tre
anni) che sta via via assottigliando le fonti di
approvvigionamento ed impone l'adozione di adeguate misure per
garantire il servizio alla cittadinanza, limitandone al massimo
i disagi. Disagi che, senza gli sforzi sopracitati, sarebbero
stati molto piu' duri".
"Lo scenario, infatti, - prosegue Acea - con la ripresa dopo
la pausa estiva, e il conseguente incremento dei consumi, si
presenta molto serio: gli acquedotti delle Capore e del Marcio
nell'ultimo periodo hanno visto abbassarsi sensibilmente il
livello delle loro acque, dal Pescheria non si possono derivare
piu' di 9.100 litri al secondo per i forti limiti di
un'infrastruttura vecchia di 80 anni, dal lago di Bracciano la
societa' non puo' prelevare piu' di 400 litri al secondo, a seguito
dell'ultima ordinanza diramata dalla Regione Lazio a valle della
decisione del Tribunale Superiore delle Acque. Da qui la
decisione di adottare un piano di riduzione controllata delle
pressioni della rete idrica nelle sole ore notturne".
Alla fine di luglio Roma ha rischiato il razionamento
dell'acqua per "un braccio di ferro" tra la Regione Lazio, che
aveva imposto lo stop totale ai prelievi dal lago di Bracciano,
e l'Acea, che aveva preannunciato come conseguenza del blocco,
il razionamento dell'acqua per un milione e mezzo di romani. Ne
e' poi seguita una sorta di pace istituzionale che ha portato
l'amministrazione regionale, dopo una trattativa con il
ministero dell'Ambiente, a decidere che Acea poteva continuare a
prelevare acqua dal lago di Bracciano, anche se in forma molto
ridotta, fino al primo settembre. Proprio per fronteggiare le
conseguenze della crisi idrica il 7 agosto il Consiglio dei
ministri ha dichiarato lo stato di calamita' naturale nel Lazio
mettendo a disposizione 19 milioni di euro. Ed oggi Zingaretti
ha annunciato che stanziera' fondi per le aziende e le piccolo
imprese del settore turistico e ricreativo che nell'area di
Bracciano che hanno vissuto una forte crisi economica.(ANSA).
DE
28-AGO-17 19:59 NNNN
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