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lunedì 28 agosto 2017

ANSA/ Trump militarizza la polizia. Scoppia il caso Tillerson


ANSA/ Trump militarizza la polizia. Scoppia il caso Tillerson


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>>>ANSA/ Trump militarizza la polizia. Scoppia il caso Tillerson
Voci su Haley segretario di Stato. I 'mal di pancia' di Mattis
(di Ugo Caltagirone)
(ANSA) - NEW YORK, 28 AGO - I poliziotti americani potranno
essere nuovamente armati ed equipaggiati come dei veri e propri
soldati in guerra: fucili d'assalto, lanciagranate, mimetiche,
mezzi corazzati. Sulle strade, insomma, come sui campi di
battaglia. Col rischio, denunciano le associazioni per i diritti
civili, di alimentare ulteriormente le crescenti tensioni
sociali.
La svolta era nell'aria, gia' evocata da Donald Trump in
campagna elettorale, compresa nello slogan 'law and order'. Ora
e' arrivato l'annuncio del ministro della Giustizia Jeff
Sessions, in un momento tra l'altro molto delicato, in cui le
varie anime di un'America sempre piu' divisa tornano a
confrontarsi nelle strade e nelle piazze del Paese, come non
accadeva da decenni.
E cosi' sotto le mani di Donald Trump si sbriciola un altro
pezzo dell'eredita' di Barack Obama, che dopo i disordini di
Ferguson aveva deciso nel 2015 di porre per decreto dei limiti
agli armamenti delle forze dell'ordine a livello statale e
locale. Decisione presa sull'onda delle polemiche per una
polizia troppo violenta e sulla scia di uccisioni di cittadini
afroamericani da parte di agenti dal grilletto facile. Un
provvedimento che Obama aveva motivato con la necessita' di
'pacificare' il clima, soprattutto all'interno delle comunita'
piu' povere e disagiate, nelle periferie della grandi metropoli
popolate in gran parte dalle minoranze etniche e religiose.
Ma per Trump 'militarizzare' le forze di polizia e' una
necessita'. "L'America - spiega Sessions - si trova di fronte a
una battaglia combattuta su piu' fronti: dall'aumento dei crimini
violenti a un'escalation delle attivita' delle gang, da
un'epidemia degli oppioidi alla lotta al terrorismo. Il crimine
non diventera' la nuova normalita'".
Intanto crescono i malumori all'interno dell'amministrazione,
coinvolgendo oramai alcune delle figure chiave del governo. Si
parla infatti di 'mal di pancia' da parte di personaggi del
calibro di Rex Tillerson o James Mattis, rispettivamente capo
della diplomazia Usa e numero uno del Pentagono. Il 'caso
Tillerson' e' esploso dopo un'intervista rilasciata dal
segretario di Stato nel fine settimana a proposito dei valori
americani e delle violenze razziste di Charlottesville.
Intervista nella quale Tillerson afferma che "il presidente
Trump parla per se' stesso". Parole che marcano una significativa
distanza tra i due e che - raccontano i ben informati -
avrebbero fatto letteralmente infuriare il tycoon, gia' irritato
dall'atteggiamento troppo 'establishment style' dell'ex Ceo di
Exxon Mobil. E cosi' tornano le voci su una sua possibile
sostituzione con Nikki Haley, l'ambasciatrice di origini sikh
'braccio armato' di Trump al Palazzo di Vetro dell'Onu.
Rischia di incrinarsi pero' anche la cerchia dei generali di
cui il presidente Usa si e' circondato, con alcune delle recenti
esternazioni del segretario alla Difesa Mattis interpretate come
delle velate critiche a una linea della Casa Bianca ritenuta
poco chiara.(ANSA).
CU
28-AGO-17 19:37 NNNN    

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