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lunedì 28 agosto 2017

BOLOGNA. CAPO GABINETTO SENZA LAUREA, CONDANNATO SINDACO MEROLA





BOLOGNA. CAPO GABINETTO SENZA LAUREA, CONDANNATO SINDACO MEROLA
CORTE CONTI RIGETTA APPELLO, CONFERMATO RISARCIMENTO 30.000 EURO.
(DIRE) Bologna, 28 ago. - Diventa definitiva la condanna a
risarcire 30.000 euro al Comune di Bologna, a causa
dell'illegittimita' della nomina a capo di gabinetto di Marco
Lombardelli, per il sindaco Virginio Merola, i 10 assessori in
carica nel 2011, e due dirigenti comunali. La terza sezione
centrale d'appello della Corte dei conti ha infatti confermato la
sentenza emessa nel novembre del 2014 dalla Corte regionale
dell'Emilia-Romagna, che aveva accolto in parte la richiesta di
risarcimento di 46.539,18 euro (corrispondenti alle spese
sostenute dal Comune per pagare Lombardelli, che lascio'
l'incarico appena scoppio' il caso, nel dicembre del 2011)
avanzata dalla Procura. Nella loro sentenza, i giudici contabili
emiliano-romagnoli avevano stabilito che i 30.000 euro dovevano
essere risarciti per il 60% da Merola, per il "10%, in parti
uguali, dai 10 componenti della giunta", per il 20% dal capo
dipartimento Organizzazione Anna Rita Iannucci, e per il 10% dal
direttore del Settore Personale Giancarlo Angeli. A questa somma
si erano anche aggiunti "spese e interessi per 2.256,82 euro".
Alla base del processo c'era la nomina, avvenuta nel 2011, di
Lombardelli a capo di gabinetto (con uno stipendio di 67.162,72
euro annui, stando alle cifre messe a bilancio nel 2011),
nonostante non fosse in possesso della laurea, necessaria per i
dipendenti di categoria 'D' come lui. Invece, si legge nella
sentenza, dal curriculum "di appena mezza paginetta, recante
l'indicazione del titolo di studio di ottico, la conoscenza di
una lingua straniera a livello scolastico, l'uso del Pc abituale,
l'essersi interessato in sede lavorativa di contratti di
locazione e dell'impegno politico profuso, non emergeva
l'adeguatezza a ricoprire un ruolo cosi' complesso". (SEGUE)
(Ama/ Dire)
12:44 28-08-17
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BOLOGNA. CAPO GABINETTO SENZA LAUREA, CONDANNATO SINDACO MEROLA -2-
(DIRE) Bologna, 28 ago. - C'e' poi la questione dell'"emolumento
sostitutivo unico, quantificato in 45.000 euro annui lordi" da
Merola in una lettera inviata il 3 giugno 2011 a Iannucci, in cui
il sindaco "indicava i nominativi delle persone che avrebbero
dovuto rivestire incarichi posti alle proprie dirette dipendenze
e fiduciariamente designati". La lettera, scrivono i giudici
contabili, "non riportava con chiarezza, la categoria e il
profilo professionale, demandandone ad altri l'inserimento di
fatto in una categoria professionale piu' rispondente alle
mansioni per cui Lombardelli avrebbe dovuto svolgere la propria
attivita'", e inoltre "recava una non motivata attribuzione allo
stesso Lombardelli dell'emolumento sostitutivo unico in assenza
della benche' minima motivazione della sua congruita' rispetto
alla professionalita' posseduta e alle prestazioni richieste".
Tra l'altro, si legge nella sentenza, la "determinazione
dell'emolumento" da parte di Merola e' "inammissibile", perche'
si trattava di "un'indicazione che spettava alla giunta".
Per questi motivi, concludono i giudici d'appello, "la prima
sentenza e' meritevole di conferma, anche in ordine al quantum"
(quindi vengono confermati i 30.000 euro di risarcimento), mentre
le spese, da dividere in parti uguali tra i condannati, ammontano
a 336 euro.
(Ama/ Dire)
12:44 28-08-17
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