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mercoledì 7 marzo 2018

NEWS SANITA'. Donne fumatrici sono 5,7 mln, in crescita tra 55-74 anni


MERCOLEDÌ 07 MARZO 2018 08.03.59
SALUTE

NEWS SANITA'. Donne fumatrici sono 5,7 mln, in crescita tra 55-74 anni

NEWS SANITA'. Donne fumatrici sono 5,7 mln, in crescita tra 55-74 anni Piu' a rischio malattie cardiovascolari, parte campagna prevenzione (DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 7 mar. - Fumano piu' degli uomini (sono 5,7 milioni), soprattutto nella fascia di eta' compresa tra i 45 e i 54 anni (e sono in crescita quelle tra i 55 e i 74 anni), risiedono piu' al nord che al sud, sono molto sedentarie (47,3% contro il 37,3% dei maschi), ma generalmente, fatta eccezione per il 37,5% che risulta in sovrappeso o obesa, cercano di mangiare cibi piu' salutari come frutta e verdura, consumando meno alcol. In media il 31% soffre di ipertensione e il 14% e' in una condizione di rischio. Sono queste alcune delle ragioni che portano le donne italiane fumatrici ad essere piu' esposte ad alcune malattie, prime fra tutte quelle cardiovascolari: nel nostro Paese, infatti, il 48,4% dei decessi femminili e' causato proprio da malattie cardiovascolari, principalmente cerebrovascolari e ischemiche del cuore, mentre il 23,8% da tumori e il 27,8% da altre patologie. La prima arma per preservare la salute del cuore, intanto, e' la maggiore conoscenza dei fattori di rischio, alcuni dei quali modificabili, e l'applicazione di poche e semplici regole. Prende il via per questo il il tour 'Prevenzione possibile', l'iniziativa realizzata con il patrocinio di Siprec, Fimmg, Federfarma e Federfarma-Sunifar, con il contributo incondizionato di Mylan, che prevede 6mila km in oltre 100 giorni per parlare alle donne italiane di prevenzione e spingerle a cambiare alcune cattive abitudini. Un camion attrezzato visitera' 31 citta' del Paese per calcolare il rischio cardiovascolare e la densita' ossea e sensibilizzare le donne sull'importanza della prevenzione primaria. "A differenza degli uomini, le donne sviluppano patologie cardiovascolari con un ritardo di circa 10 anni- dice Stefano Carugo, responsabile scientifico del progetto 'Prevenzione possibile' e direttore di Cardiologia Unita' e UCIC, UOC cardiologia dell'Ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano- Pero', laddove si presenta un problema cardiovascolare, la gravita' e' maggiore. Le azioni di contrasto piu' efficaci passano anche attraverso la responsabilizzazione di ciascuna donna rispetto alla possibilita' di orientare il proprio comportamento verso un'attenzione alla salute in tutto il corso della vita, anche quando sono giovani e si sentono immuni - continua - Sicuramente, le donne sono parzialmente protette fino alla menopausa, ma non bisogna aspettare quella fase della vita per fare prevenzione. È noto, infatti, che la prevenzione primaria per invecchiare senza limitazioni nella quotidianita'- conclude- accompagna tutte le fasi della vita, non solo quella anziana". (Red/ Dire) 08:03 07-03-18 NNNN 

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