MARTEDÌ 08 MAGGIO 2018 14.44.44
Flora intestinale aiuta a predire rischio di cancro a fegato
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Flora intestinale aiuta a predire rischio di cancro a fegato
Sue alterazioni possono indicare malati cirrosi piu' suscettibili
(ANSA) - ROMA, 8 MAG - La flora intestinale puo' aiutare ad
individuare chi si ammalera' di tumore al fegato tra le persone a
rischio. La scoperta, grazie a una ricerca di Fondazione
Policlinico Gemelli-IRCCS in collaborazione con Fondazione
IRCCS-Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, consentira' una
prevenzione mirata per i pazienti con fegato grasso. Lo studio e'
apparso sulla rivista Hepatology ed e' stato coordinato da
Antonio Gasbarrini, direttore Area Gastroenterologia e Oncologia
Medica del Gemelli. I risultati aprono le porte a cure mirate e
all'identificazione precoce dei pazienti a maggior rischio di
sviluppare epatocarcinoma.
I ricercatori hanno confrontato la flora intestinale di 61
pazienti, 21 con cirrosi da fegato grasso e tumore epatico, 20
con cirrosi ma senza tumore e 20 individui sani. E' emerso che i
pazienti con tumore epatico presentano livelli eccessivi di
proteine infiammatorie e che nel microbiota dei pazienti con
cirrosi sono piu' abbondanti Enterobacteriaceae e Streptococco ed
e' carente Akkermansia, uno dei batteri benefici per l'organismo.
E poi, tra i pazienti cirrotici quelli che presentavano tumore
del fegato risultavano deficitari anche in Bifidobacterium,
altro ceppo favorevole, mentre i Bacteroides e le
Ruminococcaceae risultavano incrementati. Le alterazioni del
microbiota intestinale in questi pazienti potrebbero determinare
lo sviluppo di un microambiente che favorisce l'insorgenza di
tumore.
"I nostri risultati - conclude Gasbarrini - suggeriscono che
nei pazienti con cirrosi e fegato grasso il profilo del
microbiota intestinale e l'infiammazione sono tra loro correlati
e possono concorrere al processo di formazione del tumore. In
futuro, quindi, lo studio del microbiota intestinale potra'
permettere di identificare i pazienti maggiormente a rischio di
sviluppare un tumore e indirizzare i clinici verso interventi
piu' mirati e personalizzati, come per esempio sostituire il
microbiota intestinale 'malato' con uno 'sano' in grado di
contrastare lo sviluppo della malattia".(ANSA).
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08-MAG-18 14:43 NNNN
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