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giovedì 3 maggio 2018
L'alito cattivo e la salute della bocca
GIOVEDÌ 03 MAGGIO 2018 18.15.47
SALUTE
L'alito cattivo e la salute della bocca
ZCZC8142/SX4 XSP73093_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN L'alito cattivo e la salute della bocca Risponde la dottoressa Loretta Bongiovanni della SIdP (ANSA) - ROMA, 3 MAG - Il termine "alitosi" indica l'emissione di aria maleodorante dalla bocca (alito cattivo). Si tratta di una condizione che puo' influire in maniera rilevante sulle relazioni sociali. Esistono una forma di alitosi fisiologica e una patologica. L'alito cattivo fisiologico e' transitorio e si manifesta per esempio al risveglio o a seguito dell'assunzione di alcuni cibi (quali aglio, cipolle, spezie), alcool, farmaci o fumo. L'alitosi patologica e' invece un disturbo permanente che nell'80-90% dei casi ha origine da problemi all'interno della bocca. Presenza di carie, di patina sulla lingua, un quadro di parodontite non trattata, placca, tartaro e gengive che sanguinano sono le cause principali. Comprendere l'origine del problema e' determinante per individuarne il rimedio. Solo il 10% dei casi di alitosi ha origine di altra natura. Il dentista e' quindi la figura professionale di riferimento per la diagnosi di alitosi. Un approfondito colloquio anamnestico e un accurato esame intraorale sono infatti i primi step diagnostici. Per indagare la presenza di alitosi orale ed adottare soluzioni terapeutiche corrette, si devono eseguire esami diagnostici specifici. L'esame organolettico, considerato il gold standard, e' un'indagine basata sulla percezione olfattiva da parte del cli-nico dell'odore dell'aria espirata dal paziente in una cannula di vetro o plastica. Fanno parte dell'esame organolettico anche altri tipi di valuta-zione, quali la percezione dell'odore dell'aria emessa durante la fonazione, la valutazione della patina presente sul dorso della lingua e dell'odore del filo interdentale dopo averlo passato tra i denti posteriori. Prima di sottoporsi alla valutazione organolettica il paziente non deve aver assunto antibiotici nelle tre settimane precedenti, aglio, cipolla, spezie nelle 48 ore precedenti ne' collutori per 24 ore. Non deve inoltre eseguire nelle 12 ore antecedenti le consuete manovre di igiene orale domiciliare. Esiste inoltre la possibilita' di eseguire un esame strumentale, per mezzo di gascromatografo, che consente l'analisi qualitativa e quantitativa dei composti responsabili dell'alito cattivo nell'aria espirata. Tali procedure rientrano nell'ambito di una visita specialistica mirata alla diagnosi dell'alitosi e sono parte integrante dell'esame obiettivo ad essa correlato. Qualora fosse escluso il coinvolgimento del cavo orale, vanno indagate al-tre cause quali il diabete, alcune patologie del fegato, o a carico dell'apparato respiratorio o digerente. Un buon livello di igiene orale e' sicuramente il primo passo per controllare l'insorgenza di alitosi: non solo tramite l'utilizzo dello spazzolino, ma anche di puliscilingua, scovolini e fili interdentali per rimuovere la placca tra un dente e l'altro. Collutori, spray rinfrescanti per l'alito, chewing gum e caramelle nascon-dono temporaneamente la presenza di alitosi ma non risolvono le cause ad essa correlate. (ANSA). BR 03-MAG-18 18:14 NNNN
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