Tempo di martedì 5 giugno 2018, pagina 11
Tre carabinieri aggrediti ogni giorno
Tre carabinieri aggrediti ogni giorno Nel mirino Da gennaio a oggi 540 militari dell'Arma feriti durante il servizio E la maggior parte dei responsabili sono extracomunitari o senza fissa dimora II racconto «Un clochard mi accoltellò e mi perforò l'intestino» Silvia Mancinelli • Cinquecentoquaranta carabinieri feriti da gennaio a oggi in tutta Italia, centotrentasei solo a maggio. Più di tre militari che ogni giorno, quando tolgono la divisa per tornare a casa, lo fanno per medicare una coltellata, lo squarcio di una bottiglia rotta, la lacerazione di una cinghiata. Le cronache più recenti hanno visto protagonisti di questa triste realtà il brigadiere capo Luca Belvedere, che tornò dalla manifestazione a Piacenza con la spalla rotta, il collega aggredito con una bottiglia da un nigeriano a Benevento, domenica sera. E poi il carabiniere Michele De Filippo, picchiato da un richiedente asilo a Frosinone due settimane fa nel tentativo di calmare il giovane africano che, furioso per il conto in rosso, si era scagliato contro il direttore dell'ufficio postale. La foto del militare a faccia a terra, sul marciapiede, ha fatto il giro del web, emblema da una parte di un'Arma sempre presente, nonostante i 204 anni compiuti oggi, dall'altra di un Paese in difficoltà con l'emergenza immigrazione. Eppure non sono solo gli stranieri ad aggredire i militari. Piuttosto eterogenea, invece, la nazionalità di quanti infangano o sporcano di sangue l'uniforme che ha vestito eroi come Salvo D'Acquisto. Molti nordafricani, romeni o albanesi ma anche italiani: pericolosi e violenti tutti, soprattutto se ubriachi o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. A rischio, addirittura più dei fermi e di eventuali tentativi di resistenze, sono per i carabinieri in servizio le liti in famiglia........
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