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mercoledì 12 settembre 2018

Migranti,Conte: intervento Diciotti deciso anche per inerzia Malta


MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE 2018 11.02.08

Migranti,Conte: intervento Diciotti deciso anche per inerzia Malta

Migranti,Conte: intervento Diciotti deciso anche per inerzia Malta Pattugliatri La Valletta indicavano rotta verso l'Italia Roma, 12 set. (askanews) - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso dell'informativa al Senato sulla vicenda della nave Diciotti, ha puntato il dito più volte contro Malta e la sua "inerzia" nel soccorrere i migranti in difficoltà nei giorni di ferragosto. Il premier ha ricostruito passo passo quelle ore e ha ricordato come "il 15 agosto l'Autorità maltese, precedentemente compulsata da quella libica con apposito messaggio, assumeva la responsabilità del caso a seguito della localizzazione, effettuata da proprie unità aeronavali, in acque SAR maltesi in una posizione distante circa 50 miglia a sud di Malta e circa 100 miglia da Lampedusa. Durante la stessa mattinata del 15 agosto un aereo di Eunavfor Med avvistava il barcone e, nelle sue vicinanze, due unità militari (con numeri identificativi maltesi P52 e P61) e un battello ausiliario di una delle navi maltesi, affiancato al barcone. La posizione da ultimo rilevata evidenziava un deciso cambiamento di rotta rispetto a quella precedentemente tenuta dal barcone verso l'isola di Lampedusa. In questo frangente le navi militari maltesi procedevano a rifornire i migranti di viveri, acqua e giubbotti di salvataggio, come comunicato dalle Autorità SAR di Malta". Nello stesso giorno "anche un velivolo della Guardia Costiera Italiana avvistava il barcone con migranti nell'area di responsabilità maltese che dirigeva verso Lampedusa, a circa 5 miglia dal predetto barcone. Il velivolo avvistava il pattugliatore maltese P52 che procedeva con la stessa rotta e velocità dell'imbarcazione dei migranti. Veniva altresì rilevata ad una distanza di 5 miglia, ma in direzione nord rispetto al barcone, anche il secondo pattugliatore maltese P61 che risultava essere fermo". "Accertato che le imbarcazioni maltesi sostanzialmente 'indicavano' la rotta ai migranti, scortandoli lungo la stessa - ha sottolineato Conte - si concretizzava la possibilità che, in mancanza di un intervento di soccorso maltese, il barcone potesse raggiungere l'area di competenza SAR italiana alle primissime ore del giorno 16. Da un'analisi della situazione meteorologica e dall'esperienza maturata negli anni circa le possibilità di protrarre la navigazione con quella tipologia di imbarcazione (stato di vetustà del mezzo, livello di galleggiabilità - bordo libero e numero di persone a bordo), constatata l'inerzia delle autorità SAR maltesi, il Comando Generale delle Capitanerie valutava come probabile la necessità di un intervento di soccorso per trasferire su altra unità tutti gli occupanti - o quantomeno una parte di essi, per alleggerire il barcone una volta che fosse entrato nell'area di responsabilità nazionale". Luc 20180912T101751Z  

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