MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE 2018 08.08.17
SALUTE
NEWS SANITA'. In Italia 4.000 suicidi/anno, meta' evitabili
NEWS SANITA'. In Italia 4.000 suicidi/anno, meta' evitabili
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 12 set. - È come se
ogni dodici mesi un piccolo paese svanisse nel nulla: in Italia
ogni anno 4.000 persone decidono di togliersi la vita ma la meta'
poteva essere aiutata a cambiare idea. Una tragedia evitabile
informando l'opinione pubblica, aiutando familiari e
amici a riconoscere i segnali di allarme, sfatando i falsi miti e
affidandosi a persone competenti.
Questi solo alcuni dei temi che saranno affrontati il 13 e 14
settembre al convegno Internazionale di Suicidologia e Salute
Pubblica, organizzato dal Servizio per la Prevenzione del
Suicidio, Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea, Sapienza
Universita' di Roma e promosso dalla Fondazione Internazionale
Menarini, che si svolgera' a Roma nell'Aula Magna del Rettorato
(www.giornataprevenzionesuicidio.it e www.prevenireilsuicidio.it).
La due giorni e' promossa in occasione della Giornata Mondiale
per la Prevenzione del Suicidio, celebrata il 10 settembre con lo
slogan 'Lavoriamo insieme per prevenire il suicidio'. Prenderanno
la parola i massimi esperti nel panorama nazionale e
internazionale si confronteranno e discuteranno le modalita' piu'
efficaci per riconoscere i soggetti a rischio, intervenire in
modo corretto e salvare loro la vita.
"I dati sono allarmanti: secondo l'Organizzazione Mondiale
della Sanita' ogni anno nel mondo si tolgono la vita 880.000
persone, vale a dire un suicidio circa ogni 40 secondi e un
tentativo di suicidio ogni 3. In Europa sono 56.200 e l'Italia,
con circa 4000 morti l'anno, registra 7,3 casi ogni 100.000
abitanti. Nel Lazio sono circa 700 i suicidi ogni anno e solo a
Roma se ne contano 200/250- afferma il Presidente scientifico del
Convegno, Maurizio Pompili, Direttore del Servizio per la
Prevenzione del Suicidio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria
Sant'Andrea di Roma e docente di Psichiatria all'Universita'
Sapienza di Roma- Si tratta in maggioranza di uomini (il rapporto
e' di 1 a 3 rispetto alle donne), fra i 45 e i 50 anni ma, in
molti casi,si verificano anche tra gli adolescenti e gli anziani.
Il fenomeno e' in aumento negli ultimi anni soprattutto nella
fascia tra i 24 e i 65 anni per problemi legati alla crisi
economica ed e' la seconda causa di morte tra i giovani. Ma la
prevenzione e' possibile e riguarda tutti: informare l'opinione
pubblica, aiutare familiari e amici a riconoscere i segnali di
allarme, sfatare i falsi miti su chi tenta di compiere un gesto
estremo e contrastare lo stigma, consentirebbero di dimezzare il
fenomeno. Anche perche' la maggioranza di chi ha pensieri suicidi
vuole assolutamente vivere: tutti possiamo fare qualcosa per
accorgerci dei segnali che arrivano da chi e' in difficolta', per
incoraggiarli a raccontare la loro storia, per offrire una parola
di supporto e di ascolto e fare cosi' la differenza".
Il convegno, a cui parteciperanno circa mille persone,
presenta un panel di esperti nazionali e internazionali
nell'ambito della psichiatria, psicoterapia, Salute mentale e
rischio di suicidio. Sara' l'opportunita' per valutare in modo
sinergico le migliori strategie per una efficace prevenzione e
per richiamare l'attenzione pubblica sul peso inaccettabile e sui
costi sostenuti a causa del suicidio. Al convegno, infine, sara'
dato anche spazio alle esperienze di chi resta e deve convivere
con il dolore di aver perso una persona cara per un suicidio,
attraverso un monologo dal titolo Un pizzico di follia, di
Evelina Buffa Nazzari, con Alessandro Waldergan. Mise en espace
di Angelo Libri.
Per approfondimenti: www.prevenireilsuicidio.it.
(Red/ Dire)
08:07 12-09-18
NNNN
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