MERCOLEDÌ 16 GENNAIO 2019 13.00.33
SALUTE
DROGA: PURPLE DRANK ALLARMA FARMACISTI, VERIFICARE FONTE SCIROPPO CODEINA =
Roma, 16 gen. (AdnKronos Salute) - La diffusione fra i giovanissimi
dello sballo con il Purple Drank, un mix 'fai da te' di sciroppo per
la tosse a base di codeina e gazzosa, preoccupa i farmacisti. E
rinnova i dubbi sul modo in cui i ragazzi si procurano il medicinale.
"E' necessario verificare la fonte di approvvigionamento della codeina
da parte degli assuntori del mix stupefacente", spiega Nicola Stabile,
presidente di Federfarma Campania, all'indomani delle notizie del
diffuso uso tra i giovani del cocktail 'fai da te'.
"Stigmatizzando eventuali comportamenti illeciti da parte di qualche
farmacista - ha continuato Stabile su 'Filodiretto', la newsletter di
Federfarma - credo che la quasi totalità di persone, soprattutto
giovani, trovano sui mercati clandestini, in particolare su Internet,
la codeina con cui creare la bevanda stupefacente. Mai come oggi il
filtro della farmacia è essenziale per frenare questa pericolosa
moda".
La legge, infatti, prevede che il farmaco possa essere dispensato
soltanto presentando una ricetta del medico curante. Dal 2015 la legge
prevede che farmacie e parafarmacie possano cedere in rete soltanto
farmaci da banco, ovvero quelli per cui non serve la ricetta del
medico, dunque non certo prodotti a base di codeina. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
16-GEN-19 13:00
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DROGA: PURPLE DRANK ALLARMA FARMACISTI, VERIFICARE FONTE SCIROPPO CODEINA (2) =
(AdnKronos Salute) - "Ci vogliono, dunque, maggiori controlli anche
per debellare la vendita illegale di farmaci in rete che certamente
non vengono dispensati da farmacisti ma da organizzazioni che con la
nostra professione non hanno nulla a che fare", afferma Stabile. Il
presidente di Federfarma Campania auspica un confronto con istituzioni
sanitarie e forze dell'ordine per individuare strategie da mettere in
campo per debellare un fenomeno che rischia di minare la Salute dei
giovani. Ma sul tema interviene anche l'Associazione scientifica
farmacisti italiani. "Non si hanno notizie certe sulla fonte di
approvvigionamento di questa sostanza", precisa all'Adnkronos Salute
il presidente Maurizio Cini, ma certo si stratta di un fenomeno "da
non sottovalutare".
"Chi vende medicinali che possono causare danno alla Salute, senza
rispettare le regole di corretta dispensazione, è il peggior nemico
della nostra professione", sottolinea Cini, ribadendo quanto affermato
in una nota. La possibilità che la codeina sia dispensata senza
esigere la ricetta medica sarebbe "una pratica dissennata", che
"tradisce il rapporto fiduciario che è alla base dell'affidamento da
parte dello Stato del Servizio farmaceutico, nella forma della
concessione statale, alla rete delle farmacie private", scrive l'Aifi.
Inoltre, "in caso di lesioni accertate, espone a conseguenze civili e
penali anche molto gravi".
(Mal/AdnKronos)
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