VENERDÌ 18 GENNAIO 2019 13.03.23
SALUTE
RICERCA: 5% BIMBI IPERATTIVO, DA TOR VERGATA SENSORI ALLEATI DIAGNOSI =
Roma, 18 gen. (AdnKronos Salute) - Dalla ricerca dell'Università di
Roma Tor Vergata un sistema innovativo di sensori 'alleati' dei medici
alle prese con sospetti casi di iperattività e deficit di attenzione.
"A livello mondiale il 5% dei bambini in età scolare soffre di
iperattività o disturbi del controllo motorio. Il problema è che
ancora oggi per arrivare a una diagnosi e stabilire il grado del
problema si utilizzano questionari compilati da genitori e insegnanti
e test motori (camminare sui talloni, prono-supinazione delle mani,
eccetera) che possono impegnare il bambino o la bambina anche per ore.
Bisogna poi tener conto del fatto che i bambini magari arrivano
stanchi al controllo e sono poco collaborativi. Questo può falsare i
risultati", spiega all'AdnKronos Salute Giovanni Saggio, del
Dipartimento di Ingegneria elettronica dell'ateneo di Tor Vergata.
"Sulla base delle risposte nei questionari e sulla valutazione 'a
occhio' dei test motori, i medici specialistici redigono una diagnosi.
Una diagnosi che è soggettiva, perché influenzata dalle risposte di
genitori e insegnanti, dalla stanchezza e collaborazione del bimbo e
da altri elementi. Ma fare una corretta diagnosi è fondamentale per
poter fornire i giusti strumenti per la soluzione del problema.
Un'esigenza che ci hanno segnalato i colleghi del Dipartimento di
Psichiatria pediatrica", racconta l'esperto.
Così il gruppo di ricerca guidato da Saggio, che ha unito ingegneri e
medici della Psichiatria pediatrica, ha introdotto e sperimentato un
sistema di sensori indossabili e di tecniche di intelligenza
artificiale, per arrivare a una valutazione oggettiva
dell'iperattività e dei disturbi del controllo motorio. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
18-GEN-19 13:03
NNNN
VENERDÌ 18 GENNAIO 2019 13.03.23
SALUTE
RICERCA: 5% BIMBI IPERATTIVO, DA TOR VERGATA SENSORI ALLEATI DIAGNOSI (2) =
(AdnKronos Salute) - "Grazie a questo nuovo approccio, i tempi
dell'esame si riducono drasticamente, passando da qualche ora a poche
decine di minuti, e la valutazione è assolutamente oggettiva perché
dipende da dati di misura", spiega Saggio, illustrando lo studio
pubblicato sul 'Journal of Biomechanics'. "Oltretutto, il bambino o la
bambina partecipano volentieri e senza stancarsi ai test motori, dato
che la misurazione si trasforma in un gioco in cui i loro movimenti
diventano quelli di un avatar su un computer".
Il gruppo ha sperimentato i sensori su 37 bambini dai 7 ai 10 anni, di
cui 17 con diagnosi. "La sperimentazione ci ha mostrato l'efficacia
del sistema e ci ha permesso di individuare gli esercizi più utili,
riducendo così il tempo necessario alla valutazione - assicura
l'esperto - Non solo: questo sistema è utile anche per il monitoraggio
dell'efficacia della terapia, che può essere farmacologica o di tipo
motorio".
Grazie ai sensori e all'intelligenza artificiale "i medici possono
capire infatti se la terapia va nella giusta direzione, anche
confrontando i risultati dei piccoli pazienti con quelli dei coetanei
sani", conclude.
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
18-GEN-19 13:03
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