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venerdì 24 maggio 2019

GENOVA: NOURY (AMNESTY), 'PESTAGGIO CRUDELE, SERVONO CODICI IDENTIFICATIVI' =

VENERDÌ 24 MAGGIO 2019 13.10.35

GENOVA: NOURY (AMNESTY), 'PESTAGGIO CRUDELE, SERVONO CODICI IDENTIFICATIVI' =

'E' dal 2011 che li chiediamo - uso eccessivo della forza nell'ultimo periodo, ora basta' Roma, 24 mag. (AdnKronos) - "Un pestaggio crudele, gratuito, del tutto immotivato". Ancora più sconvolgente, a parere di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, se si pensa che il cronista di Repubblica Stefano Origone urlava di essere un giornalista mentre veniva picchiato dagli agenti della polizia in tenuta antisommossa a Genova. "'Ero come un pallone, preso a calci': l'espressione usata da Stefano per spiegare la violenza su di lui è la stessa frase che sentimmo da una vittima dei pestaggi di Genova nel 2001, un altro giornalista Mark Cowell", dice all'Adnkronos Noury. "E' necessario più che mai oggi - i fatti di Genova lo dimostrano ancora una volta - introdurre i codici identificativi sulle divise dei poliziotti", esorta. "I codici identificativi sono uno strumento già introdotto in molti paesi dell'Unione europea; Amnesty - sottolinea il portavoce - li chiede dal 2011 ma c'è una grande resistenza da parte di politici e forze di polizia. Più passa il tempo, più questo strumento diventa necessario". Noury esprime poi preoccupazione per clima di violenza pre-elettorale: "Questi fatti arrivano al termine di un periodo di manifestazioni, contestazioni, comizi elettorali in cui ci sono stati diversi casi di uso eccessivo della forza. E' necessario dire basta!" (Sib/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-19 13:10 NNNN
VENERDÌ 24 MAGGIO 2019 17.38.05

GENOVA: AMNESTY, NECESSARI CODICI IDENTIFICATIVI PER FORZE POLIZIA =

'bene scuse questore a giornalista ferito' Roma, 24 mag. - (AdnKronos) - "Ieri a Genova, durante ore di tensione e violenza seguite alla decisione di autorizzare una manifestazione elettorale di Casapound, abbiamo assistito al brutale e inspiegabile pestaggio di un giornalista, Stefano Origone de 'la Repubblica', colpevole solo di fare il suo lavoro. Quel pestaggio è proseguito nonostante Origone si fosse dichiarato operatore dell'informazione ed è cessato solo quando un ispettore di polizia, grazie a un rapporto personale, lo ha riconosciuto". Lo ha dichiarato Gianni Rufini, direttore di Amnesty International Italia, sottolineando di "apprezzare la decisione del Questore di Genova che si è recato a visitare Origone in ospedale per sincerarsi delle ferite riportate e porgere le scuse". "Tuttavia, di scuse ne occorrerebbero altre: verso quei manifestanti che, nelle ultime settimane, hanno subito le conseguenze della forza eccessiva e non necessaria impiegata dagli agenti di polizia in occasione di proteste nei confronti di altri comizi elettorali. Resta il problema, evidenziato ancora una volta ieri a Genova, dell'assenza di codici identificativi per gli operatori delle forze di polizia in servizio di ordine pubblico, che Amnesty International Italia - ha concluso Rufini - continua a sollecitare alle istituzioni del nostro paese". (Cro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAG-19 17:37 NNNN 

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