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venerdì 24 maggio 2019

Pensioni, Uil: no a blocco perequazione, stangata sui pensionati

VENERDÌ 24 MAGGIO 2019 11.57.34

Pensioni, Uil: no a blocco perequazione, stangata sui pensionati

Pensioni, Uil: no a blocco perequazione, stangata sui pensionati E lo Stato risparmierà 17,3 miliardi nel prossimo decennio Roma, 24 mag. (askanews) - Con il blocco della perequazione delle pensioni, stabilito nella legge di Bilancio, continua "la persecuzione" nei confronti dei pensionati italiani in atto dal 2011. A seguito di quest'ultimo provvedimento, e considerate le conseguenze delle misure passate nel periodo dal 2011 al 2019, gli effetti sull'assegno pensionistico dei pensionati saranno ingenti. Secondo uno studio della Uil, nel caso di un pensionato con una pensione di poco superiore alle 3 volte il minimo, 1.568 euro nel 2019, il mancato adeguamento ha comportato una perdita permanente pari a circa 960 euro annui. Inoltre, il blocco produrrà risparmi per lo Stato pari a 3,6 miliardi di euro per i prossimi 3 anni, che diverranno 17,3 miliardi nel prossimo decennio. Somme ben lontane dai "pochi spiccioli" a cui fece riferimento il Presidente Conte quando paragonò i pensionati all'avaro di Molière. Si deve porre fine a questo "prelievo forzoso a discapito di milioni di pensionati". Per la Uil è necessario ripristinare la piena indicizzazione delle pensioni e recuperare il montante perso in questi anni, per questo abbiamo avviato delle iniziative su tutto il territorio nazionale che culmineranno nella grande manifestazione del prossimo 1° giugno in Piazza del Popolo a Roma. Se consideriamo tutti i blocchi operati in 8 anni, che "ricordiamo hanno effetti negativi sulle pensioni in modo permanente", e aggiungiamo anche l'ulteriore blocco stabilito nella legge di Bilancio 2019, si evidenzia che una pensione che nel 2011 era pari a 1.500 euro lordi mensili, subirà una perdita complessiva pari a 73,77 euro al mese, 959,06 euro annui. Questa differenza sarà destinata a crescere per effetto dei blocchi previsti anche per i prossimi 2 anni, fino al 2021. Invece, un pensionato con un assegno pari, sempre nel 2011, a 1.900 euro lordi mensili (importo tra le 4 e le 5 volte il minimo) ha subito nel corso di questi 8 anni un mancato incremento pari a circa 1.489,64 euro lordi annui, -6,03%. "Ciò si traduce in circa 1 mensilità netta in meno che il pensionato non percepirà non solo quest'anno: dato l'effetto permanente delle misure la perdita d'importo sulla pensione sarà tale anche per i prossimi anni. Anzi, essendo il blocco previsto anche per il 2020 e il 2021, il danno per i pensionati è destinato a crescere". Mlp 20190524T115719Z  

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