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Privacy, informazioni commercialie Gdpr: le nuove regole
Privacy, informazioni commercialie Gdpr: le nuove regole Il Garante approva il Codice di condotta proposto dall'Ancic
Roma, 21 giu. (askanews) - Maggiore tutela delle persone censite,
valutazione di impatto sulla protezione dei dati, adeguamento
alle best practices europee, un nuovo organismo di monitoraggio
sulle imprese aderenti al Codice. Queste sono alcune delle misure
indicate nel Codice di condotta predisposto dall'Associazione
Nazionale tra le Imprese di Informazioni Commerciali e di
Gestione del Credito (Ancic), e approvato dal Garante per la
privacy dopo un complesso iter di elaborazione.
Il testo sostituisce e aggiorna il vecchio Codice deontologico
sulle informazioni commerciali - che rimarrà comunque in vigore
fino al 19 settembre 2019 - aiutando le imprese del settore ad
adeguarsi al Regolamento Ue in materia di protezione dati (Gdpr)
e alla normativa italiana, modificata a fine 2018. Nel Codice di
condotta trova concreta applicazione il principio di
responsabilizzazione (la cosiddetta accountability), fortemente
sostenuto nel Gdpr, che impone alle associazioni di categoria e
alle imprese un'applicazione consapevole, trasparente, effettiva
delle norme regolamentari.
Con il nuovo testo, le società che offrono informazioni
sull'affidabilità commerciale di imprenditori e manager potranno
trattare i dati personali dei soggetti censiti senza richiederne
il consenso - basandosi sul legittimo interesse - ma dovranno
garantire maggiori tutele agli interessati, informandoli
correttamente sui trattamenti effettuati e garantendo loro il
pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy,
come l'opposizione al trattamento, la rettifica o l'aggiornamento
dei dati. Diverse le novità introdotte.
(Segue)
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Privacy, informazioni commercialie Gdpr: le nuove regole -2-
Privacy, informazioni commercialie Gdpr: le nuove regole -2-
Roma, 21 giu. (askanews) - I fornitori aderenti dovranno operare
secondo un approccio basato sul rischio, adottando misure
tecniche, informatiche, procedurali, fisiche e organizzative
utili a prevenire o minimizzare i rischi di distruzione, perdita,
modifica e divulgazione non autorizzata o di accesso ai dati
personali. Ogni fornitore dovrà inoltre impegnarsi ad osservare
le linee guida, le raccomandazioni e le best practices adottate
dal Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb) o da altre
autorità di settore competenti, e dovrà designare - quando
previsto - un responsabile per la protezione dei dati (Rpd/Dpo).
Sarà infine istituito un Organismo di monitoraggio (Odm)
indipendente, esterno all'Ancic, composto da soggetti scelti
secondo i criteri di onorabilità, autonomia, indipendenza e
professionalità previsti dal Regolamento Ue e dettagliati nelle
Linee guida europee recentemente approvate in via definitiva.
L'Odm dovrà verificare l'osservanza del codice di condotta da
parte degli aderenti e gestire la risoluzione dei reclami.
L'Autorità segnala che ha approvato il codice di condotta, ma ne
ha subordinato l'efficacia al completamento della fase di
accreditamento dell'Organismo di monitoraggio, come previsto dal
Regolamento Ue sulla privacy. Per procedere in tal senso
occorrerà però aspettare la conclusione dei lavori - in seno
all'Edpb, organismo che riunisce tutti i Garanti europei - per la
definizione di criteri uniformi per l'accreditamento.
Nel sottolineare l'importanza del nuovo Codice di condotta,
l'Autorità ricorda che il suo rispetto potrà servire alle imprese
a dimostrare la conformità alla normativa del trattamento dei
dati personali da esse effettuato.
cro 20190621T113731Z
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