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martedì 2 luglio 2019

= SCHEDA = Caso Orlandi: 36 anni di indagini e piste false =


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= SCHEDA = Caso Orlandi: 36 anni di indagini e piste false =

(AGI) - Roma, 2 lug. - Le due tombe che si apriranno giovedi' 11 luglio presso il cimitero teutonico della Citta' del Vaticano per verificare se contengano i resti di Emanuela Orlandi si trovano in un'antica sepoltura dedicata alla principessa Sofia e al principe Gustavo von Hohenlohe. Il 4 marzo scorso, archiviata la storia del ritrovamento di alcune ossa nella sede della Nunziatura Apostolica, poi riconducibili a una necropoli del periodo compreso tra il 90 e il 230 dopo Cristo, la famiglia Orlandi, tramite l'avvocato Laura Sgro', aveva presentato un'istanza al segretario di Stato vaticano per avere informazioni al riguardo. Alla tomba presente nel cimitero teutonico ci si e' arrivati dopo una lettera anonima, recapitata all'avvocato Sgro', con la foto di una tomba (senza dire quale) e il messaggio "Cercate dove indica l'angelo". Sovrasta l'antico sepolcro la statua di un angelo (dalla datazione diversa rispetto alla tomba) che tiene in mano un foglio con la scritta in latino "Requiescat in pace". Quotidianamente su quella lapide vengano deposti fiori e accesi lumini in segno di pieta' nei confronti di Emanuela Orlandi. A livello penale il caso della giovane scomparsa in modo misterioso e' da considerare chiuso. La richiesta di archiviazione del fascicolo e' stata definitivamente accolta dalla Cassazione nel maggio del 2017. Queste le fasi piu' significative dell'iter giudiziario dalla riapertura dell'inchiesta nel 2005. LUGLIO 2005 Una prima apparente svolta investigativa si registra in occasione di una puntata del programma 'Chi l'ha visto?' quando giunge una telefonata di un anonimo che invita a vedere chi e' sepolto nella basilica di Sant'Apollinare: il defunto e' Enrico De Pedis, detto Renatino, uno dei boss della Banda della Magliana, ucciso nel febbraio del 1990. GIUGNO 2008 Sabrina Minardi, per qualche anno amante proprio di De Pedis, rivela agli inquirenti che Emanuela Orlandi era stata uccisa e che il suo corpo, rinchiuso in un sacco, era stato gettato in una betoniera a Torvaianica. Secondo la Minardi, la 15enne sarebbe stata tenuta prigioniera in un'abitazione vicino a piazza San Giovanni di Dio. Pur con tutte le perplessita' del caso, i magistrati, che procedono per sequestro di persona a scopo di estorsione e omicidio volontario aggravato dalle sevizie e dalla minore eta' della vittima, si attivano per cercare i dovuti riscontri. Ma i risultati sono scarsi. La Minardi viene sentita piu' volte dagli inquirenti, cade in contraddizione, smentisce precedenti sue ricostruzioni del fatto finendo lei stessa sotto indagine. (AGI) Eli (Segue) 021600 LUG 19 NNNN
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(AGI) - Roma, 2 lug. - MARZO 2010 Gli accertamenti della procura vengono estesi anche ad altri soggetti vicini a De Pedis: l'autista Sergio Virtu', i due stretti collaboratori Angelo Cassani, detto 'Ciletto' e Gianfranco Cerboni, detto 'Gigetto', e poi monsignor Pietro Vergari, fino al '91 rettore della basilica di Sant'Apollinare, dove si trova la tomba dello stesso De Pedis. MAGGIO 2012 Viene aperta la tomba di De Pedis: il corpo del boss viene identificato, ma null'altro di utile dal punto di vista investigativo emerge dall'esame dei reperti ossei ritrovati all'interno della cripta della basilica. NOVEMBRE 2013 Altra novita' istruttoria: le dichiarazioni rese da Marco Fassoni Accetti, di professione fotografo, per il quale il sequestro della Orlandi ha a che vedere con l'esistenza di trame internazionali ordite alle spalle dell'allora Pontefice. Ma Accetti viene liquidato da chi indaga come inattendibile e non credibile, tanto che la sua posizione finisce in archivio a seguito di una consulenza psichiatrica che ne certifica forti disturbi della personalita'. DICEMBRE 2014 L'ultima speranza dei familiari di Emanuela Orlandi e' legata ad Ali' Agca: l'ex Lupo Grigio, che aveva sparato a Papa Wojtyla nel 1981, si presenta a sorpresa a piazza San Pietro per portare dei fiori sulla tomba di Giovanni Paolo II. La famiglia si attiva immediatamente per presentare un'istanza alla magistratura affinche' l'ex terrorista turco venga interrogato. Richiesta respinta: anche Agca e' ritenuto "soggetto inattendibile" per aver reso piu' volte dichiarazioni sul caso Orlandi, sia pubbliche che in sede processuale, che si sono rivelate "infondate" e "scarsamente credibili". Da qui la richiesta di archiviazione inoltrata dalla procura secondo cui, "da tutte le piste seguite e maturate sulla base di dichiarazioni di collaboratori di giustizia e di numerosi testimoni, di risultanze di inchieste giornalistiche e anche di spunti offerti da scritti anonimi e fonti fiduciarie, non sono emersi elementi idonei a richiedere il rinvio a giudizio di alcuno degli indagati". Una conclusione recepita prima dal gip e confermata poi dalla Cassazione. (AGI) Eli (Segue) 021600 LUG 19 NNNN
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(AGI) - Roma, 2 lug. - GIUGNO 2017 In occasione del 34esimo anniversario della scomparsa, la famiglia Orlandi chiede alle autorita' vaticane di accedere agli atti conservati sul caso. Ma l'istanza cade nel vuoto. OTTOBRE 2018 - Durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica in via Po 27 vengono trovati alcuni frammenti ossei umani". Il pensiero va subito a Emanuela Orlandi e a Mirella Gregori, l'altra 15enne scomparsa nel 1983. Le analisi diranno che si tratta di reperti di epoca romana. MARZO 2019 Una istanza viene presentata dal legale della famiglia Orlandi al segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, per avere informazioni su una tomba del cimitero teutonico all'interno della Santa Sede. Nell'istanza si reputa "opportuna una ricerca negli archivi di ogni documento relativo a tale loculo per individuare chi vi risulti essere stato sepolto. In ogni caso si chiede l'apertura della tomba" per fugare ogni dubbio sulla vicenda. APRILE 2019 La Segreteria di Stato vaticana autorizza l'apertura di un'inchiesta per avviare accertamenti sulla tomba del cimitero teutonico. LUGLIO 2019 Il Vaticano dispone l'apertura - 11 luglio - delle due tombe presenti nel cimitero teutonico. Dopo l'apertura, sono previste le operazioni di repertazione e catalogazione dei resti. Si dovranno attendere poi le perizie per stabilire la datazione dei reperti e per il confronto del Dna. (AGI) Eli 021600 LUG 19 NNNN   

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