VENERDÌ 02 AGOSTO 2019 14.46.44
= Animali: strage delfini, 48 morti nel 2019; Cnr "colpa dell'uomo" =
(AGI) - Roma, 2 ago. - E' il Turpsios Trumcatus, detto delfino
a naso di bottiglia per la particolare conformazione del muso,
la vittima dell'anomala e misteriosa moria di questa specie di
cetacei, un fenomeno che negli ultimi mesi sta rimbalzando
dall'Adriatico al Tirreno, senza ragioni apparentemente
evidenti. Il numero degli animali ritrovati spiaggiati e morti
lungo le coste dei due mari e' insolitamente alto: sul versante
tirrenico, considerato il paradiso dei cetacei, e in
particolare in Toscana, 34 delfini sono morti da gennaio a
oggi, di cui tre solamente negli ultimi tre giorni. A giugno,
invece, il fenomeno ha colpito il mare Adriatico
settentrionale: in sole tre settimane, 14 delfini sono andati a
morire sulle spiagge del Friuli, del Veneto e dell'Emilia
Romagna. "Le analisi per capire le cause di queste morti sono
in corso - spiega all'Agi Gianna Fabi, ricercatrice presso
l'Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine
del Cnr - e ci vorra' del tempo per completarle". (AGI)
Noc (Segue)
021446 AGO 19
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= Animali: strage delfini, 48 morti nel 2019; Cnr "colpa dell'uomo" (2)=
(AGI) - Roma, 2 ago. - Un indizio rilevante e' che lo stomaco
dei delfini morti nel Tirreno e' stato ritrovato semivuoto.
"Escluderei che abbiano ingerito della plastica - osserva
l'esperta del Cnr - o che siano stati vittime di un fenomeno
inquinatorio rilevante, perche' in ambedue i casi si sarebbero
trovate delle tracce nell'organismo". Potremmo invece trovarci
di fronte a "un'epidemia provocata da un agente patogeno
proliferato in seguito ai picchi di temperatura oppure alle
piogge molto abbondanti che potrebbero avere abbassato il
livello di salinita' nelle zone costiere. In questo caso -
sottolinea la ricercatrice - si tratterebbe di fenomeni legati
al cambiamento climatico contro i quali possiamo fare ben poco,
se non cercare di evitare che la situazione peggiori. Forse, ma
e' solo un'ipotesi, se si riuscisse a capire la natura di
questo agente patogeno si potrebbe trovare una cura per questi
animali".
L'altra ipotesi tirata in ballo per spiegare il mistero dei
delfini morti nell'area Mediterranea e' quella di un
"importante inquinamento acustico subacqueo, che potrebbe avere
alterato il sistema di ecolocalizzazione di questa specie. I
delfini - spiega Fabi - sono animali opportunisti che possono
andare oltre la soglia della tollerabilita' del rumore pur di
arrivare al cibo. Ma, a lungo andare, questo comportamento
potrebbe danneggiare il loro sistema di orientamento: non
riescono piu' a localizzare i banchi di pesce di cui si
nutrono, per cui si debilitano e muoiono di fame". (AGI)
Noc
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