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lunedì 19 agosto 2019

L'Islanda piange il ghicciaio Okjokull, ma non sarà il solo

LUNEDÌ 19 AGOSTO 2019 13.55.05 

L'Islanda piange il ghicciaio Okjokull, ma non sarà il solo 

L'Islanda piange il ghicciaio Okjokull, ma non sarà il solo Il cambiamento climatico sta radicalmente cambiando l'isola Milano, 19 ago. (askanews) - Un funerale per un ghiacciaio, scomparso a causa del riscaldamento globale. In Islanda ambientalisti e autorità hanno detto addio all'Okjokull, che per secoli ha coperto la vetta del vulcano Ok e di cui ora non resta più nulla, primo ghiacciaio dell'isola artica a essere perduto in seguito all'aumento delle temperature globali. Il primo ministro islandese, Katrin Jakobsdottir, ha posto una targa commemorativa, rivolta ai posteri, nella quale si legge che "nei prossimi 200 anni tutti i nostri ghiacciai si prevede che faranno la stessa fine. Questo monumento testimonia che siamo coscienti di ciò che sta accadendo e di ciò che è necessario fare. Solo voi potete sapere cosa abbiamo fatto". "Io spero - ha aggiunto la primo ministro - che questa cerimonia sarà di ispirazione non solo per noi qui in Islanda, ma anche per il resto del mondo, perché quella che stiamo vedendo qui è solo una delle facce della crisi climatica". (segue) Lme 20190819T135457ZLUNEDÌ 19 AGOSTO 2019 13.55.17 

L'Islanda piange il ghicciaio Okjokull, ma non sarà il solo -2- 

L'Islanda piange il ghicciaio Okjokull, ma non sarà il solo -2- Milano, 19 ago. (askanews) - Il ghiacciaio Okjokull è stato dichiarato inattivo dagli scienziati nel 2014, quando si scoprì che la neve si scioglieva più rapidamente di quanto si accumulasse sulla vetta dell'ex vulcano e che non c'era più pressione sufficiente per permetterne il movimento. Da quel momento il nome, e questo elemento forse rende testimonianza ancora più evidente degli effetti reali e pratici del cambiamento climatico, è stato cambiato da Okjokull in solo Ok, poichè il suffisso "jokull" significa in islandese "ghiacciaio". Ma le implicazioni di questo evento per l'Islanda vanno anche al di là della sfera climatica, peraltro già di suo enormemente importante non solo per l'isola, e investono l'intera vita del Paese, a partire dalla sua economia. Il riscaldamento globale, infatti, sta cambiando la natura stessa della pesca in Islanda: se fino a pochi anni fa le esportazioni del pesce capelano erano una voce importantissima del bilancio nazionale, ora questa sta svanendo, perché i capelani si sono spostati alla ricerca di acque più fredde. E, più in generale, il sistema economico islandese rischia la recessione, anche e soprattutto a causa del radicale mutamento delle condizioni dell'ambiente. (segue) Lme 20190819T135512Z

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