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lunedì 19 agosto 2019

RICERCA: SPERANZE PER NON VEDENTI DA ELETTRODO CHE STIMOLA NERVO OTTICO =

LUNEDÌ 19 AGOSTO 2019 17.41.20


RICERCA: SPERANZE PER NON VEDENTI DA ELETTRODO CHE STIMOLA NERVO OTTICO =

ADN0854 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RICERCA: SPERANZE PER NON VEDENTI DA ELETTRODO CHE STIMOLA NERVO OTTICO = Scuola Superiore S.Anna e Epfl di Losanna, successo da primi test sui conigli Roma, 19 ago. (AdnKronos Salute) - Una tecnologia per aiutare i non vedenti che aggira completamente il bulbo oculare e invia messaggi direttamente al cervello. E' la nuova frontiera di ricerca, grazie all'elettrodo intraneurale chiamato 'OpticSeline' che stimola il nervo ottico, a cui sta lavorando la Scuola superiore S.Anna di Pisa e l'Ecole polytechnique fédérale di Losanna. Lo studio è stato pubblicato su 'Nature Biomedical Engineering'. "I primi test sui conigli hanno avuto successo", sottolinea lo studio. "Riteniamo che la stimolazione intraneurale possa essere una soluzione preziosa per diversi dispositivi neuroprotesici in grado di ripristinare delle funzioni sensoriali e motorie - spiega Silvestro Micera, docente di Bioingegneria alla Superiore Sant'Anna di Pisa - I potenziali traslazionali di questo approccio sono davvero estremamente promettenti". (segue) (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 19-AGO-19 17:40 NNNN
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RICERCA: SPERANZE PER NON VEDENTI DA ELETTRODO CHE STIMOLA NERVO OTTICO (2) =

ADN0855 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RICERCA: SPERANZE PER NON VEDENTI DA ELETTRODO CHE STIMOLA NERVO OTTICO (2) = (AdnKronos Salute) - Sono 39 milioni le persone nel mondo affette da cecità e sono molti i fattori che la determinano: la genetica, un trauma, l'ictus nella corteccia visiva, il glaucoma, la cataratta. Oggi gli studi sugli impianti retinici, dispositivi protesici per aiutare i non vedenti, stanno facendo grandi passi ma solo pochi pazienti possono beneficiarne. Ma un impianto cerebrale, che stimola direttamente la corteccia visiva, il settore su cui stanno lavorando a Pisa e Losanna, è un'altra strategia di ricerca. In primis perché la soluzione intraneurale, sviluppata dai ricercatori, riduce al minimo i criteri di esclusione dei candidati poiché il nervo ottico e la via del cervello sono spesso intatti in molti pazienti. "Per ora, sappiamo che la stimolazione intraneurale ha il potenziale per fornire modelli visivi informativi. Ci vorranno i feedback dai pazienti nei futuri studi clinici per perfezionare tali modelli. Da una prospettiva puramente tecnologica, potremmo fare un test clinico anche domani", conclude Diego Ghezzi, ricercatore dell'Epfl. (Frm/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 19-AGO-19 17:40 NNNN 

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