VENERDÌ 06 SETTEMBRE 2019 20.29.06
Carabiniere ucciso, Cerciello condotto in luogo senza telecamere
Carabiniere ucciso, Cerciello condotto in luogo senza telecamere Gli spostamenti e la condotta degli americani quella sera
Roma, 6 set. (askanews) - L'appuntamento fissato da Finnegan Lee
Elder e Christian Gabriel Natale Hjort era al riparo da occhi
indiscreti. Insomma "hanno condotto il vicebrigadiere Mario
Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale ad un punto
individuato come idoneo in quanto buio e privo di sistemi di
videosorveglianza". Lo affermano i carabinieri in una
informativa finita agli atti dell'inchiesta sull'omicidio
avvenuto la notte del 26 luglio scorso, in una strada del
quartiere Prati, a Roma.
Nel documento di oltre 200 pagine si afferma che "Natale dopo
aver concordato al telefono con Brugiatelli l'incontro per
richiedere denaro e droga in cambio dello zaino, ha effettuato un
sopralluogo della zona dell'appuntamento al fine di individuare
un 'punto isolato', non coperto da telecamere e
non frequentato da passanti". I due giovani statunitensi si sono
quindi "scientemente nascosti dietro le autovetture parcheggiate
per evitare di essere notati da chi stavano per incontrare.
Natale, preoccupato di poter essere scoperti, ha invitato Elder
ad abbassarsi, lasciando chiaramente intendere di essere lui a
gestire la situazione".
Gli uomini dell'Arma descrivono le fasi precedenti la drammatica
collutazione. "Dalle ore 03:02 alle ore 03:14, come segnalato dal
Gps della radio portatile, la pattuglia" con a bordo Cerciello,
Varriale e Brugiatelli "percorre le strade della zona alla
ricerca del luogo indicato per l'appuntamento. Evidentemente il
passaggio dell'auto non era passata inosservata" ai due americani
"che per timore di essere
visti si erano nascosti dietro ad una macchina parcheggiata".
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