MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2019 18.51.47
Epatite B cronica, dopo 10 anni arriva un nuovo trattamento
ZCZC8294/SX4
XSP07200_SX4_QBKN
R CRO S04 QBKN
Epatite B cronica, dopo 10 anni arriva un nuovo trattamento
Aifa concede rimborsabilita'.Dose un decimo della cura precedente
(ANSA) - ROMA, 24 SET - L'AIFA ha concesso la rimborsabilita'
del primo farmaco disponibile per il trattamento dell'infezione
cronica da virus dell'epatite B dopo oltre un decennio
dall'introduzione delle ultime novita' terapeutiche per questa
tipologia di infezione virale.
Si tratta di tenofovir alafenamide (TAF) 25 mg, terapia orale
monogiornaliera per il trattamento dell'infezione cronica da
virus dell'epatite B (HBV) nei pazienti indicati nel piano
terapeutico. "La disponibilita' di TAF dopo un cosi' lungo periodo
di "latenza terapeutica" costituisce una svolta importante nella
gestione della terapia dell'infezione da HBV soprattutto per
quanto riguarda gli effetti collaterali a livello renale e osseo
legati all'impiego di alcune delle attuali terapie antivirali" -
afferma il Prof Pietro Lampertico, Direttore di Unita' Operativa
Complessa di Epatologia, Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale
Maggiore Policlinico Universita' degli Studi di Milano.
TAF, prodotto dalla Gilead Sciences, ha dimostrato un profilo
di efficacia antivirale ma con un decimo della dose della
terapia precedente. I risultati degli studi clinici hanno
mostrato che TAF, vantando una maggiore stabilita' plasmatica e
permettendo di rilasciare in modo piu' efficiente tenofovir negli
epatociti (le cellule del fegato) rispetto a TDF, puo' essere
somministrato a una dose piu' bassa e con una minore
concentrazione plasmatica di tenofovir. Grazie a una ridotta
esposizione a tenofovir, TAF e' stato associato ad un
miglioramento dei parametri di sicurezza renale e ossea rispetto
a TDF.
Trasmesso attraverso i fluidi biologici, oggi il virus
dell'epatite B e' presente soprattutto nella popolazione italiana
di eta' superiore ai 38 anni. Grazie infatti all'introduzione nel
1991 del vaccino obbligatorio per tutti i nati a partire dal
1979, la popolazione al di sotto di questa soglia anagrafica e'
virtualmente immune dall'infezione.
"La decisione di AIFA rappresenta un risultato importante -
conclude Valentino Confalone, Vice President e General Manager
di Gilead Sciences Italia - In primo luogo per i pazienti che da
oggi possono disporre attraverso il Sistema Sanitario Nazionale
di una nuova e sicura alternativa terapeutica al TDF per la
gestione dell'infezione. In secondo luogo per Gilead, perche'
riconosce il valore della nostra ricerca nell'area della
malattie infettive e il nostro impegno nella collaborazione con
istituzioni, clinici e associazioni pazienti per rendere
accessibili i risultati di questa ricerca a tutti coloro che ne
hanno bisogno".
(ANSA).
BR
24-SET-19 18:51 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento