MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2019 08.08.17
NEWS PSICOLOGIA. Spray nasale esketamina arma contro idea di suicidarsi
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NEWS PSICOLOGIA. Spray nasale esketamina arma contro idea di suicidarsi
Pompili: In ultimo anno 2.000 richieste aiuto
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 24 set. -
Un'arma per la prevenzione dei suicidi viene dall'esketamina. "Lo
spray nasale a base di esketamina, derivato della Ketamina, gia'
commercializzato come trattamento nell'ambito della depressione,
ha un effetto immediato nella riduzione dei sintomi di ideazione
suicidaria. Si osserva che dopo poche ore l'ideazione suicidaria
svanisce, e a distanza di 24 ore i risultati sono sorprendenti".
A dirlo e' Maurizio Pompili, professore di Psichiatria della
Sapienza e direttore del Servizio per la Prevenzione del Suicidio
dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea di Roma, alla
quale nell'ultimo anno si sono rivolte 2.000 persone.
Lo studio sulle 'Evidenze e prospettive della terapia con
esketamina nella depressione maggiore con ideazione suicidaria'
e' stato presentato dalla ricercatrice statunitense Carla Canuso
al Convegno Internazionale di Suicidologia e Salute pubblica che
si e' svolto nel Rettorato della Sapienza.
Tra le novita' di questa edizione il pericolo cannabis.
"Fumare da adolescenti triplica il rischio di suicidio da adulti.
L'uso di cannabis abituale puo' provocare molti disturbi
psichiatrici, inducendo depressione o causando condizioni
psicotiche. Il ruolo della cannabis e' complesso, lo conosciamo
bene dal punto di vista dei sintomi psicotici- sottolinea lo
studioso- meno in ambito depressivo e del rischio suicidario".
Chi sono le persone a rischio di ideazione suicidaria? "Sono
coloro che lo dicono in maniera esplicita- spiega Pompili- ad
esempio pronunciano frasi come 'Mollo tutto' o 'La vita non vale
la pena di essere vissuta'. Possono avere cambiamenti repentini
dell'umore, mostrarsi indecisi, provati, tristi, angosciati, e
poi sono improvvisamente risollevati quando la decisione e'
presa. Possono avere disturbi del sonno e mostrare cambiamenti in
altre abitudini, come dell'appetito e dell'igiene. Puo' capitare
anche che inizino a dar via le loro cose piu' care, mettono a
posto i propri affari, fanno il testamento, si rifugiano
nell'abuso di sostanze, si sentono intrappolati o si ritirano
dagli affetti. Ci sono elementi premonitori importanti".
Da tempo Pompili si batte per fornire un cambiamento culturale
foriero di una maggiore comprensione della mente suicida. "Nella
mia relazione proporro' il tema delle lacrime quale elemento
emblematico e chiaro della sofferenza della mente suicida. Il
pianto denota una richiesta di aiuto che deve venire dagli
esperti e dalle persone comuni. Le lacrime sono l'elemento che
contraddistingue una crisi che non si risolve piangendo, ma deve
essere gestita nell'ambito della terapia. Le lacrime devono
essere considerate per quello che fanno risuonare all'interno del
terapeuta. In questa sensibilita' tra terapeuta e paziente nasce
uno sfondo umano che fa perdere potenza al suicidio. Quando
l'individuo si sente accolto il rischio suicidario si
affievolisce, al pari del bambino quando viene compreso dallo
sguardo e dalla tenerezza del genitore. Una societa' piu' attenta
potrebbe ridurre molto il rischio suicidio". Secondo i dati sono
due le fasce di popolazione maggiormente a rischio, quelle di
eta' media 45-50 anni e 20-30 anni. "Le donne sono piu'
rappresentate nei tentativi di suicidio".
Al convegno e' stato conferito a Giacomo Rizzolatti,
scopritore dei neuroni specchio, il premio alla carriera. "È un
personaggio emblematico che sottolinea il ruolo dei neuroni nel
mettersi nei panni dell'altro- conclude Pompili- elemento
fondamentale per prevenire il suicidio, altrimenti non si
percepisce la sofferenza quale motore del rischio di suicidio".
(Red/ Dire)
08:07 24-09-19
NNNN
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