MARTEDÌ 03 SETTEMBRE 2019 20.31.45
Poliziotto si uccide a Roma, criminologa: molti vittime stress
Poliziotto si uccide a Roma, criminologa: molti vittime stress Antonella Cortese: serve un supporto psicologico
Roma, 3 set. (askanews) - "Un poliziotto si è tolto la vita
sparandosi al petto, davanti la caserma del reparto volanti in
via Guido Reni, nel quartiere Flaminio a Roma. Ancora da chiarire
le cause che hanno portato all'estremo gesto. Ma il suicidio, ad
oggi, resta la principale causa di morte di agenti in servizio. I
dati ufficiali dimostrano di un malessere diffuso che è la
manifestazione estrema di disturbi e disagi sempre più radicati
nella nostra polizia". Lo afferma la criminologa Antonella
Cortese, vice presidente dell'Osservatorio nazionale dei diritti
e della salute dei militari e forze dell'ordine.
"La maggior parte dei suicidi di poliziotti o appartenenti alle
forze armate avviene con l'arma di servizio - aggiunge - Ma
un'arma nelle mani di una persona che soffre psichicamente può
trasformarsi in un pericolo mortale non solo per lui. Un agente
che è vittima di stress sul lavoro non è un agente che può
garantire la massima efficacia e ciò può riverberarsi anche sul
suo lavoro a contatto con i cittadini. Serve necessariamente un
supporto psicologico obbligatorio per gli agenti in servizio, con
figure professionali specializzate a fronteggiare l'emergenza con
l'ausilio di psicologi esterni. Il rifiuto delle terapie
psicologiche e l'aumento di stress sono fattori di rischio non
più trascurabili".
Red/Nav 20190903T203135Z
Nessun commento:
Posta un commento