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mercoledì 23 ottobre 2019

DEMOCRAZIA DIRETTA, SONDAGGIO: 56,9% BOCCIA ROUSSEAU


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DEMOCRAZIA DIRETTA, SONDAGGIO: 56,9% BOCCIA ROUSSEAU

9CO1009467 4 POL ITA R01 DEMOCRAZIA DIRETTA, SONDAGGIO: 56,9% BOCCIA ROUSSEAU (9Colonne) Bologna, 23 ott - Dopo l'apertura nel pomeriggio di oggi con Romano Prodi (sul tema "Le vie della seta-Economia, attrattività e sviluppo lungo la rotta cinese"), il Festival "Del sarà a Bologna" si confronta sul tema della democrazia diretta e digitale. L'evento prosegue domani, dalle 18,30, a Palazzo de' Rossi, con la presentazione di una indagine Digis secondo cui il 58,1 per cento ritiene che la democrazia rappresentativa sia "un metodo di democrazia che funziona" mentre il 29 per cento afferma che sia "un metodo di democrazia che sarà superato a favore di forme di democrazia diretta". Alla domanda sul principio costituzionale dell'assenza del vincolo di mandato, il 38,7 per cento afferma che si tratta di un "un principio valido che tutela l'indipendenza dei parlamentari, contro la concentrazione di potere dei capi-partito e a tutela degli interessi dei cittadini" mentre il 40,6 sostiene che sia "un principio da superare per impedire il fenomeno del trasformismo". La riforma del taglio dei parlamentari è giusta per il 47,3 per cento degli intervistati e "giusta, solo se accompagnata alla revisione della legge elettorale" per il 43,4 per cento. Per il 9,3 per cento è "sbagliata, perché si riduce la rappresentanza dei territori". Per il 56,9 per cento degli intervistati l'utilizzo di piattaforme digitali come la Piattaforma Rousseau utilizzata dal M5S, per delegare agli iscritti le decisioni dei partiti "non è un metodo valido di democrazia diretta". Lo è per il 21,8 per cento dei coinvolti nell'indagine. (SEGUE) 231155 OTT 19
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DEMOCRAZIA DIRETTA, SONDAGGIO: 56,9% BOCCIA ROUSSEAU (2)

9CO1009468 4 POL ITA R01 DEMOCRAZIA DIRETTA, SONDAGGIO: 56,9% BOCCIA ROUSSEAU (2) (9Colonne) Bologna, 23 ott -. Secondo il 55,4 per cento, poi, le piattaforme digitali per la partecipazione democratica interna ai partiti dovrebbero essere regolamentate per legge e gestite dallo Stato. Per il 15,4 per cento "possono essere gestite da società private". Il 44,5 per cento è inoltre preoccupato per la tenuta del governo giallo-rosso per via delle visioni diverse sul tema della democrazia fra PD e M5S, mentre il 29 per cento ritene che i punti di vista non siano un problema. E ancora, sui referedum. Alla domanda sull'introduzione dei referendum propositivi, il 58,6 per cento dice sì e il 24 per cento no. Sul tema prevista una tavola rotonda al festival di Bologna con Virginio Merola, sindaco del Comune e della Città metropolitana di Bologna; il senatore Pier Ferdinando Casini, presidente dell'Interparlamentare italiana - Organizzazione mondiale dei parlamenti; Roberto Gravina, sindaco di Campobasso; Michele Brambilla, direttore Quotidiano Nazionale; Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente Italia politico.eu; Angelo Panebianco, professore Alma Mater Studiorum Bologna, editorialista del Corriere della Sera; Marco Olivetti, professore diritto costituzionale Lumsa, editorialista di Avvenire; Gianluca Sgueo, New York University global professor. (red) 231156 OTT 19    

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