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sabato 2 novembre 2019

ANSA-FOCUS/ Hollywood, cercasi disperatamente star per il 2020

SABATO 02 NOVEMBRE 2019 18.23.02

>ANSA-FOCUS/ Hollywood, cercasi disperatamente star per il 2020

ZCZC3612/SXB ONY50152_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >ANSA-FOCUS/ Hollywood, cercasi disperatamente star per il 2020 De Niro guida fronte anti-Trump ma nessuno dei dem scalda cuori (di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 2 NOV - A un anno dalle presidenziali Usa Robert De Niro guida il fronte di Hollywood in vista del voto del 3 novembre del 2020: "Trump e' un gangster: non vedo l'ora che vada in galera", ha detto qualche giorno fa l'attore che l'anno scorso mando' il presidente a quel paese anche se il suo "F##k him" fu prontamente bloccato dalla censura della diretta dei Tony. "Chiunque piuttosto che Trump", sembra essere la parola d'ordine. La mecca del cinema e' tuttora solidamente democratica anche se, a tre mesi dai caucus dell'Iowa che daranno il via alla stagione delle primarie, produttori e divi sono tuttora alla ricerca di un leader su cui puntare, che scaldi i cuori come accadde con Barack Obama nel 2008 e nel 2012 e in parte con Hillary Clinton nel 2016. L'incertezza di Hollywood riflette quella del paese davanti a una rosa di candidati democratici incapaci di generare reale entusiasmo. "E' troppo presto per decidere", si e' schermito il regista di 'Star Wars: l'Ascesa di Skywalker', J.J. Abrams, che ha organizzato un fundraising per la senatrice della California Kamala Harris. La Harris gioca in casa: gode il sostegno del Ceo di Lionsgate Jon Feltheimer, di Rita Wilson e Emma Roberts, mentre Jennifer Garner e l'ex marito Ben Affleck hanno diviso il loro appoggio tra lei e Cory Booker. Ma in generale, divi e produttori non sono piu' vicini a decidere di quanto non fossero a luglio, quando l'ex boss di Dreamworks Jeffrey Katzenberg dono' il massimo individuale di 2.800 dollari a ciascuno dei 15 candidati allora in corsa. A questo punto nel 2008 Hollywood era ancora divisa tra Hillary Clinton e Barack Obama, ma un pezzo da novanta come Oprah Winfrey era scesa in campo a favore del futuro presidente. Stavolta Oprah tace e, anzi, avrebbe chiesto al Ceo di Disney Bob Iger di buttarsi personalmente nella gara. Bernie Sanders, se si esclude Cardi B., a Hollywood non spopola. Joe Biden, entrato in corsa in aprile, annovera tra i fan Alyssa Milano, sponsor di un evento raccogli fondi da 500 dollari a testa il 14 novembre: l'attrice, che popolarizzo' l'hashtag #MeToo difende l'ex vice-presidente accusato da due donne di esser stato impropriamente affettuoso nei loro confronti. Elizabeth Warren, che snobba Hollywood (si rifiuta di fare fundraising a casa dei divi), ha ugualmente in squadra Scarlett Johansson, John Legend e Chrissy Teigen. Ma attenzione a Pete Buttigieg: "Dopo Harvard avrebbe potuto andare ovunque e ha scelto di tornare a South Bend. Mi ricorda un Kennedy o un Obama", ha detto Ellen Pompeo di 'Grey Anatomy'. Tra i fan di 'Mayor Pete' ci sono Gwyneth Paltrow, Bradley Whitford, Michael J. Fox, Kevin Bacon, Rob Reiner e Sharon Stone. In ottobre, quando il sindaco e' tornato a Los Angeles, a stendergli il tappeto rosso c'erano Leonardo DiCaprio, Paris Hilton, Glenn Close e Ashton Kutcher, Katy Perry e Orlando Bloom. (ANSA). BN 02-NOV-19 18:22 NNNN

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