LUNEDÌ 04 NOVEMBRE 2019 09.07.05
==Pignatone: prova c'e', mafie e corruzione condizionano Roma
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==Pignatone: prova c'e', mafie e corruzione condizionano Roma
Ex procuratore, 'Non sottovalutare il potere dei clan'
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - "Roma non e' una citta' mafiosa, ma e'
una citta' in cui operano piu' associazioni mafiose". Lo ribadisce
in un intervento sulla Stampa l'ex procuratore capo di Roma,
Giuseppe Pignatone, che per la prima volta parla dopo la
sentenza della Cassazione sull'inchiesta "Mondo di mezzo".
"Lo abbiamo detto in ogni occasione nei sette anni in cui
sono stato il titolare della Procura - sottolinea il magistrato
- Roma non e' una citta' mafiosa perche', a differenza di Palermo,
Reggio Calabria e, in modo diverso, di Napoli, non vede la
presenza egemone di una delle mafie tradizionali ma vi sono,
come affermano le sentenze di numerosi giudici e della stessa
Cassazione, diverse associazioni per delinquere di tipo mafioso
e numerosi gruppi di soggetti che operano con metodo mafioso".
"Alcuni di questi sodalizi criminali - spiega Pignatone -
sono formati da siciliani, calabresi, campani. Altri, invece, da
romani, da soggetti provenienti da altre regioni o da stranieri,
ma non sono, nei loro ambiti, meno temibili di quelli
'tradizionali'. Basta chiedere agli abitanti di Ostia o delle
altre zone della Capitale o del Lazio che ne subiscono la forza
intimidatrice".
"Secondo il codice penale - ricorda poi - per integrare
un'associazione mafiosa bastano tre persone e l'uso del metodo
mafioso, cioe' la disponibilita' della violenza e la capacita' di
usarla, cosi' da determinare assoggettamento e omerta' per il
raggiungimento dei fini indicati dalla legge, che possono essere
anche di per se' leciti, ma che diventano illeciti se perseguiti
con la forza di intimidazione che deriva dal vincolo
associativo. Non sono invece necessari - sottolinea - il
controllo del territorio ne' il ricorso continuo a forme
eclatanti di violenza. Per il diritto penale, quindi, non ha
senso affermare, come e' stato invece fatto in questi anni per
criticare il nostro operato, che non c'e' mafia se non ci sono
omicidi, attentati, uso di bombe e raffiche di kalashnikov".
(ANSA).
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04-NOV-19 09:06 NNNN
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