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giovedì 19 marzo 2020

CORONAVIRUS. CONSIGLIERI LAZIO 'RUNNER': SÌ GIRO VITE, ANDREMO IN CYCLETTE /FOTO


GIOVEDÌ 19 MARZO 2020 17.23.59


CORONAVIRUS. CONSIGLIERI LAZIO 'RUNNER': SÌ GIRO VITE, ANDREMO IN CYCLETTE /FOTO

DIR2661 3 SPR 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT CORONAVIRUS. CONSIGLIERI LAZIO 'RUNNER': SÌ GIRO VITE, ANDREMO IN CYCLETTE /FOTO (DIRE) Roma, 19 mar. - Ormai manca solo l'ufficialita' ma il prossimo giro di vite del governo per l'emergenza Coronavirus colpira' chi fara' sport all'aperto. Anche l'ultima riserva di liberta' lasciata dal decreto 'Italia Protetta' sta per essere chiusa perche' in troppi, come ha detto il ministro dello Sport Spadafora, se ne sono approfittati, generando cosi' assembramenti che vanno assolutamente evitati per sconfiggere il virus. La restrizione riguardera' tutti indistintamente ma a farne le spese saranno soprattutto coloro che hanno bisogno di fare attivita' sportiva per motivi di salute e i 'runner', cioe' chi pratica la corsa per passione o addirittura per agonismo. E' il caso di alcuni consiglieri regionali del Lazio, che da anni hanno fatto della corsa il loro sport ma che a breve saranno costretti a fermarsi. "Prima andavo tutte le mattine molto presto, adesso lo faccio solamente nel week end e ovviamente da sola, negli orari in cui sono certa che non si verifichino degli assembramenti", ha raccontato all'agenzia Dire Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti. "Quando il Paese chiede di fermarsi, chi fa attivita' agonistica si adegua- ha spiegato- Io corro con 'Runner for Emergency' e anche con un'altra squadra, entrambe hanno deciso di smettere e anche io sono pronta a interrompere. Per continuare a fare sport ho comprato una cyclette. Sono d'accordo con questo divieto perche' pur facendo un tifo sfegatato per le liberta' individuali, oggi queste devono retrocedere per il bene comune". Ma resta l'amarezza, soprattutto perche' il provvedimento in arrivo scaturisce dal comportamento poco responsabile di chi solitamente non corre ma ha abusato di questa 'finestra di liberta'' per uscire di casa e incontrarsi con altre persone: "Non potere correre mi pesera' tantissimo perche' e' un pezzo di vita ma ci sono persone alle quali pesera' ancora di piu', quelle che hanno bisogno di fare attivita' sportiva per le patologie che hanno- ha proseguito Bonafoni- Questo e' il carico di responsabilita' che si stanno prendendo i furbi e che dovra' bruciare nella loro coscienza". L'attivita' di controllo delle forze dell'ordine nei parchi (le ville sono state chiude dal sindaco Raggi venerdi' scorso) sono aumentate ma ancora si verificano casi di assembramenti: "Al parco della Caffarella, dove solitamente vado a correre, c'e' una presenza visibile di uomini delle forze dell'ordine in divisa, anche con le auto, ma nonostante questo deterrente mi dicono che ci sono ancora persone che corrono in coppia o gruppi anche di tre persone". Stesso copione in zona Balduina, dove si trova il consigliere regionale del Pd, Eugenio Patane', altro appassionato podista: "Sotto casa mia c'e' una pista ciclabile e vedo di tutto, anche persone che corrono in coppia. Ieri i vigili e la Polizia hanno fermato delle persone e, anche col megafono, invitavano a tornare a casa. C'e' chi adotta comportamenti responsabili ma un'altra meta' sfrutta la possibilita' di correre all'aperto per vedere gli amici o fare stretching insieme e di certo non rispettano il metro di distanza prescritto dalla legge". Il divieto che sta per essere introdotto "puo' sembrare assurdo ma purtroppo alcuni utilizzano malissimo questa liberta' che hanno. Purtroppo paghiamo l'irresponsabilita' di alcune persone, specie in questi momenti di emergenza. Mi arrivano un sacco di segnalazioni di tre persone della stessa famiglia che vanno al supermercato oppure si incontrano e si fanno gli aperitivi o le cenette a casa... Quindi se si tratta di un'altra misura per evitare il contagio io sono favorevole". Anche se la privazione si fa sentire: "Non corro dal 23 febbraio, inizialmente anche per motivi non legati all'emergenza, e ho deciso di attenermi strenuamente alle regole date dal governo- ha continuato Patane'- Mi pesa, soprattutto perche' stai recluso in casa. Ma poi penso ai miei genitori anziani, loro sono i piu' fragili e sto tentando di non farli venire a contatto con altre persone. Ecco, come ragiono nei confronti dei miei lo faccio con i genitori degli altri. Sarei incazzato nero se trasmettessero il virus a mio padre e mia madre per colpa di un comportamento irresponsabile". Tutti a casa. Pure il vicepresidente del Consiglio, ed esponente di Forza Italia, Giuseppe Cangemi: "Ero abituato a fare sport con un gruppo di amici due volte alla settimana ma abbiamo bloccato tutto: adesso e' giusto stare a casa. Nessuno deve uscire perche' altrimenti non si arresta il contagio. Lo so quanto bisogno c'e' di fare sport, conosco tante persone che corrono tutti i giorni, soprattutto nei circoli, e ora sono preoccupati ma e' giusto restringere ancora le misure. Da 12 giorni sono in quarantena preventiva, in virtu' dei contatti che abbiamo avuto anche con la Giunta per il nostro lavoro in Consiglio, ma mi dicono che c'e' ancora troppa gente per strada". Per Cangemi insieme alle restrizioni serviranno anche piu' controlli, anche nei parchi che, a differenza delle ville, non possono essere chiusi: "È indispensabile l'impiego dell'esercito per aumentare i controlli, quelli delle forze dell'ordine non sono sufficienti- ha concluso il consigliere che e' stato ufficiale della Brigata Paracadutisti 'Folgore'- Tutti dicono che siamo in guerra e allora e' bene che anche i soldati vengano impiegati, non per militarizzare le citta' ma per dare un segnale ancora piu' forte di rigore". Stringere i denti oggi per tornare a correre domani: "Quando tutto questo sara' finito, correro' fino a quando non mi verra' l'acido lattico nelle gambe e saranno diventate di marmo", si e' ripromesso Patane'. Marta Bonafoni e' "certa che ci sara' una chiamata collettiva dei runner per una grande corsa". (Mtr/Dire) 17:22 19-03-20 NNNN 

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