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sabato 9 maggio 2020

PUNTO = Germania: contagi in macelli, primi stop riaperture =

SABATO 09 MAGGIO 2020 13.30.12


= IL PUNTO = Germania: contagi in macelli, primi stop riaperture =

(AGI) - Roma, 9 mag. - In Germania la paura della pandemia riparte dai grandi macelli. Ben cinque localita' sono andati oltre la "linea rossa" dei nuovi contagi da coronavirus stabilita da Angela Merkel con i governatori dei Laender, superata la quale e' obbligatorio fare marcia indietro sulle misure di allentamento del lockdown: a sfondare il tetto delle 50 nuove infezioni per 100 mila abitanti sono stati i distretti di Coesfeld (Nord-Reno Vestfalia), al primo posto con ben 84,6 neo-contagi, seguita da Greiz (Turingia) con 78,4, Steinburg (Schleswig Holstein) con 62,4, Sonneberg (Turingia) con 60,5 e Rosenheim (Baviera) con 50. Quasi tutte queste localita' ospitano grandi macelli, ed e' in questi impianti che sono deflagrati i nuovi focolai. Tanto che sia in Nord-Reno Vestfalia che nello Schleswig Holstein si e' deciso di effettuare test su tutti i lavoratori del comparto della lavorazione della carne, ossia su decine di migliaia di persone. Nella zona di Coesfeld, invece, sono state rinviate di una settimana - fino al 18 maggio - le riaperture gia' entrate in vigore. E' un campanello d'allarme che preoccupa la Germania, dove e' tornato a crescere, sia pur in modo lieve, il tasso di contagio: stando ai dati del Robert Koch Institut, l'indice di riproduzione dell'infezione e' allo 0,83, il che si significa che dieci contagiati trasmettono l'infezione ad altre otto persone. Gioved+ il tasso di contagio segnava ancora lo 0,71 e mercoledi' lo 0,65. (AGI) Gey/Zec (Segue) 091329 MAG 20 NNNNSABATO 09 MAGGIO 2020 13.30.12


= IL PUNTO = Germania: contagi in macelli, primi stop riaperture (2)=

(AGI) - Roma, 9 mag. - A quanto riferiva ieri lo Spiegel online, sono almeno 600 i lavoratori dei macelli risultati positivi al Covid-19, di cui circa 300 solo nell'impianto Mueller Fleisch di Pforzheim, nel Baden Wuerttemberg, nella maggioranza impiegati di origine romena che spesso coabitano in spazi molto stretti. Ed e' un caso anche quello della Westfleisch a Coesfeld, nel Nord-Reno Vestfalia, dove risultano infetti da coronavirus oltre 200 lavoratori. Non solo: gli stabilimenti nei quali e' stato registrato l'aumento improvviso delle infezioni sono stati chiusi fino a nuovo ordine. La questione ha anche una dimensione nazionale perche' tocca una delle principali misure decise pochi giorni fa al vertice tra la cancelliera Merkel e i governatori, appunto quella della 'linea rossa' dei 50 nuovi contagi su 100 mila abitanti entro una settimana. Ora, e' vero che la stragrande maggioranza dei distretti sono, stando ai dati forniti dal Robert Koch Institut (Rki), inferiori al 'tetto' stabilito. Ma il centro epidemiologico nazionale mostra anche un altro dato preoccupante: fino ad oggi il numero dei nuovi infetti 'attivi' era in calo dal 25 aprile, oggi c'e' un lieve aumento, da 20.338 casi a 21.384. Insieme al tasso di contagio in risalita, sono dimensioni suscitabili di variazioni notevoli proprio perche' si tratta di piccoli numeri, ma e' pur sempre un campanello d'allarme. Anche nel profondo Nord, ossia nello Schleswig Holstein, si segnalano impennate di contagi nei mattatoi: la societa' Vion ha chiuso il suo macello a Bad Bramstedt (Segeberg), dove sono segnalati oltre 100 i nuovi infetti da Covid-19. Anche qui in molti casi si tratta di contratti stagionali, sistemati in piccole stanze per due persone in una ex caserma militare. (AGI) Gey/Zec (Segue) 091329 MAG 20 NNNN

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