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lunedì 13 luglio 2020

AUTOSTRADE. CONTE: DA ASPI PROPOSTA QUASI IMBARAZZANTE, HO PENSATO A UNO SCHERZO...

ERGO, REVOCA SI O REVOCA NO?


LUNEDÌ 13 LUGLIO 2020 11.04.31


AUTOSTRADE. CONTE: DA ASPI PROPOSTA QUASI IMBARAZZANTE, HO PENSATO A UNO SCHERZO...

DIR0312 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT AUTOSTRADE. CONTE: DA ASPI PROPOSTA QUASI IMBARAZZANTE, HO PENSATO A UNO SCHERZO... (DIRE) Roma, 13 lug. - Presidente Giuseppe Conte, e' soddisfatto delle proposte di transazione di Atlantia, cioe' della famiglia Benetton, per il nuovo assetto di Aspi, cioe' di Autostrade per l'Italia? "Per nulla", risponde il premier Giuseppe Conte, intervistato dal Fatto Quotidiano. Il presidente del Consiglio spiega che quando il governo ha avviato la procedura di contestazione della concessione ad Aspi "a un certo punto Aspi si e' irrigidita confidando, evidentemente, nella caduta del mio primo governo. Con questo nuovo governo si e' convinta di avere forse delle carte da giocare e ha continuato a resistere. Solo all'ultimo si e' orientata per una soluzione transattiva. La verita' e' che le varie proposte transattive fatte pervenire da Aspi non sono soddisfacenti. Lo Stato ha il dovere di valutarle per lo scrupolo di tutelare l'interesse pubblico nel migliore dei modi possibili. Ma adesso dobbiamo chiudere il dossier ed evitare il protrarsi di ulteriori incertezze". Conte esclude che l'ultima proposta sia migliorativa per lo Stato: "Proprio al fine di completare il procedimento, il 9 luglio si e' svolta una riunione tecnica con il concessionario Aspi: li' i tecnici del governo hanno esposto i contenuti minimi e assolutamente inderogabili che devono caratterizzare la proposta transattiva perche' possa essere portata e discussa in Consiglio dei ministri. E sabato e' arrivata una risposta ampiamente insoddisfacente, per non dire imbarazzante: tutto meno che un'accettazione piena e incondizionata delle richieste del governo". Il premier fa qualche esempio. "Manca l'impegno a manlevare la parte pubblica per tutte le richieste risarcitorie collegate al crollo del ponte Morandi. La somma di 3,4 miliardi offerta a titolo risarcitorio e compensativo per quella immane catastrofe e' stata in buona parte imputata da Aspi a interventi di manutenzione che comunque il concessionario ha gia' l'obbligo di realizzare". Ma hanno accettato l'adeguamento a un regime tariffario piu' conveniente per gli utenti, no? "Si', ma dopo che l'Autorita' di riferimento, l'Art, ha adottato il nuovo piano tariffario, anche questo adeguamento era dovuto. E per giunta la loro proposta tariffaria non contempla gli effetti sui minori ricavi per l'emergenza Covid-19, lasciando aperta anche questa partita". Il presidente del consiglio trova "altrettanto inaccettabile la pretesa di Aspi di perpetuare il regime di favore in caso di nuovi inadempimenti degli obblighi di concessione". Questo significherebbe che "anche in caso di gravissime compromissioni della funzionalita' della rete autostradale imputabili ad Aspi, lo Stato non potrebbe sciogliere il contratto con Aspi, ma soltanto obbligare il concessionario a ripristinare la funzionalita' della rete. Con la conseguenza che, se crollasse un altro ponte, non potremmo sciogliere la convenzione e, se mai lo facessimo, dovremmo rifondere Aspi con 10 miliardi di euro, e solo per l'avviamento. Quando ho letto la proposta ho pensato a uno scherzo". A chi gli chiede se si senta preso in giro dai Benetton, il presidente del consiglio risponde: "I Benetton non prendono in giro il Presidente del Consiglio e i Ministri, ma i famigliari delle vittime del ponte Morandi e tutti gli italiani. Non hanno ancora capito, dopo molti mesi, che questo governo non accettera' di sacrificare il bene pubblico sull'altare dei loro interessi privati". (Rai/ Dire) 11:03 13-07-20 NNNN

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