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domenica 9 agosto 2020

Tumori: colon, scoperto 'tallone Achille' del metastatico


MERCOLEDÌ 05 AGOSTO 2020 16.51.41


Tumori: colon, scoperto 'tallone Achille' del metastatico

ZCZC6155/SX4 XSP20218006256_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumori: colon, scoperto 'tallone Achille' del metastatico (Embargo ore 20.00 di oggi) (ANSA) - ROMA, 05 AGO - (Embargo alle ore 20 di oggi) Anche le cellule dei tumori del colon metastatici piu' irriducibili, che non si arrendono neppure di fronte alle terapie piu' efficaci, hanno un tallone d'Achille: i segnali molecolari che aiutano queste cellule a trovare una nicchia in cui sopravvivere sono stati scoperti da ricercatori dell'Irccs di Candiolo, con uno studio appena pubblicato da Science Translational Medicine. "Molti pazienti con un tumore al colon metastatico che non puo' essere trattato con la chirurgia vengono curati con cetuximab, un farmaco diretto contro il recettore per il fattore di crescita epidermico o Egfr: cetuximab e' efficace in quasi la meta' di questi pazienti, facendo regredire le lesioni, ma quasi mai eradica del tutto la malattia perche' alcune cellule 'irriducibili' restano nascoste, pronte a rientrare in azione e col tempo dare una ricaduta - spiega Livio Trusolino, Professore del Dipartimento di Oncologia dell'universita' di Torino che opera presso l'istituto di Candiolo -. Nella nostra ricerca abbiamo studiato questi piccoli serbatoi di cellule residuali. Abbiamo scoperto che nel momento in cui c'e' la massima risposta tumorale al farmaco queste cellule spengono i segnali di Egfr, e in compenso attivano due recettori 'fratelli', molto simili e normalmente inattivi sul tumore". Aver scoperto i segnali molecolari che vengono accesi per nascondersi a cetuximab e' un grande passo avanti, spiega l'esperto, perche' questi possono diventare l'obiettivo di terapie a bersaglio molecolare che potrebbero 'sfibrare' lo scudo protettivo delle cellule irriducibili, indebolendo i minuscoli focolai che poi tornano ad alimentare il tumore. "Per lo studio sono stati utilizzati campioni di tessuto dei pazienti e non modelli sperimentali: la speranza percio' e' che i risultati possano essere trasferiti al piu' presto in clinica e il prossimo passo e' strutturare una rete clinica per iniziare una sperimentazione sui pazienti". (ANSA). Y91-BR 05-AGO-20 16:50 NNNN

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