MARTEDÌ 25 GENNAIO 2022 10.43.12
Italiani e patologie croniche: ne soffre 40%. Identikit UniSalute
Italiani e patologie croniche: ne soffre 40%. Identikit UniSalute Italiani e patologie croniche: ne soffre 40%. Identikit UniSalute Ma il Covid non ha fermato i controlli medici periodici: Roma, 25 gen. (askanews) - Negli ultimi due anni l'attenzione dal punto di vista sanitario, e non poteva essere altrimenti, si è concentrata sulla pandemia e sugli effetti del Covid. Purtroppo però esistono una serie di altre patologie che accompagnano quotidianamente la vita di molti di noi: si tratta delle malattie croniche. Potrà forse stupire sapere che il 40% degli italiani tra i 18 e i 75 anni soffre di almeno una patologia cronica. La metà di questi convive con due o più di queste malattie. Un quadro rilevato dall'ultima indagine dell'Osservatorio Sanità di UniSalute realizzata con Nomisma, per fotografare lo stato degli italiani in ambito di salute e prevenzione. Lo spettro delle malattie definite "croniche" è molto ampio: si tratta di patologie che, nelle forme più gravi ed acute, possono essere anche invalidanti e che comunque non permettono una quotidianità serena. Ma quali sono le più diffuse? Il 18% degli italiani tra i 18 e i 75 anni soffre di ipertensione. Il 14% è alle prese con allergie di vario tipo. Il 13% deve convivere con dolori derivanti da artriti e artrosi, mentre il 6% ha problemi di osteoporosi. Ma la lista purtroppo è lunga e comprende un 5% di italiani che soffre di diabete o asma ed un 4% che deve lottare contro un tumore. Un quadro ancor più chiaro della diffusione e capillarità di questi disturbi si ha andando ad analizzare i nuclei familiari. Nel 28% delle famiglie italiane si registrano casi di ipertensione, mentre nel 25% dei casi c'è almeno un familiare stretto che soffre di malattie allergiche o di artrosi e artriti. (Segue) Sav 20220125T104305Z
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Italiani e patologie croniche: ne soffre 40%. Identikit UniSalute -2-
Italiani e patologie croniche: ne soffre 40%. Identikit UniSalute -2- Italiani e patologie croniche: ne soffre 40%. Identikit UniSalute -2- Roma, 25 gen. (askanews) - Le malattie croniche, inoltre, prosegue UniSalute, non si legano ad una fase esclusiva della nostra vita ma purtroppo si manifestano in tutte le età - anche da molto giovani - e si vanno a sommare nel corso degli anni. Se nel 18% dei casi l'asma si rileva fin dalla nascita e nel 43% dei casi entro i 20 anni, a questa stessa età ben il 52% dei rispondenti all'indagine ha scoperto di soffrire di malattie allergiche. Il 16% degli italiani scopre di avere una bronchite cronica tra i 40 e i 50 anni mentre al 38% vengono riscontrate malattie cardiache tra i 50 e i 65 anni, stessa fascia d'età in cui il 41% scopre di soffrire di diabete. E dopo il 65 anni ben il 16% degli italiani deve imparare a convivere con disturbi nervosi invalidanti come schizofrenia e Alzheimer. Non stupisce quindi rilevare che quasi un italiano su due che è costretto a convivere con una patologia cronica non è soddisfatto del proprio stato di salute fisico (48%) né di quello psicologico (46%). Percentuale che arriva al 64% tra chi è affetto da più patologie. È forse anche per monitorare il proprio stato di forma che le persone non hanno permesso al Covid di fermare i controlli rispetto a queste patologie. Se il 56% dichiara di fare ora i controlli con la stessa frequenza con cui li faceva prima della pandemia, ben il 30% degli italiani dichiara di averne aumentato la frequenza rispetto al 2019. "Un segnale che fa ben sperare: le malattie croniche - come dimostra questa indagine - purtroppo coinvolgono direttamente molti di noi. Che sia un nostro familiare o perché colpiti in prima persona, sono milioni gli italiani che hanno esperienze di convivenza con queste patologie. È quindi importante registrare come la maggioranza degli italiani abbia capito l'importanza di un monitoraggio e una prevenzione costante di queste malattie, l'unica arma di cui disponiamo per permetterci di ridurre gli effetti negativi che possono avere sulla qualità delle nostre vite", conclude l'Osservatorio Sanità di UniSalute. Sav 20220125T104317Z
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