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martedì 22 marzo 2022

NEWS PSICOLOGIA. Disturbi alimentari, studenti: Troppi ne soffrono, nessuno ne parla

 

MARTEDÌ 22 MARZO 2022 08.12.20

NEWS PSICOLOGIA. Disturbi alimentari, studenti: Troppi ne soffrono, nessuno ne parla

DIR0418 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS PSICOLOGIA. Disturbi alimentari, studenti: Troppi ne soffrono, nessuno ne parla (DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 mar. - Il15 marzo, in occasione della Giornata nazionale del fiocchetto lilla, gli studenti e le studentesse del progetto Chiedimi Come Sto, insieme alla Rete degli Studenti Medi e all'Unione degli Universitari, hanno riempito il piazzale davanti il ministero della Salute a Roma. Una piazza colorata di palloncini lilla, il colore appunto per la giornata di oggi, e uno striscione con scritto 'Troppi ne soffrono, nessuno ne parla' riferito al tema dei Disturbi del comportamento alimentare. In contemporanea si sono svolti flash mob e assemblee in tutto il Paese, da Milano a Palermo a Padova e Genova. Così la Rete degli studenti medi in una nota. I giovani hanno riportato i dati, diffusi dallo stesso ministero della Salute, sulla diffusione dei Disturbi Alimentari tra i giovanissimi, denunciando la poca consapevolezza che la società ha del tema. Nel particolare, 10 adolescenti su 100 soffrono di un disturbo dell'alimentazione e con la Pandemia c'è stato un +30% di nuovi casi. Si parla, nel concreto, di quasi 9000 nuovi casi ogni anno. I problemi, per gli studenti di Chiedimi Come Sto, sono diversi - spiegano nella nota - Su tutti la scarsa conoscenza del tema, che porta chi soffre di Dca ad isolarsi. Dall'altro lato, il Sistema Sanitario prevede pochissimi percorsi specifici sul tema e i reparti specializzati sono concentrati perlopiù al centro-nord lasciando scoperta metà del Paese. I costi di un percorso di risoluzione, poi, hanno costi esorbitanti, con una media di circa 9mila euro. "Manca una legislazione nazionale chiara sul tema- spiegano Tommaso Biancuzzi della Rete degli studenti medi e Giovanni Sotgiu dell'Unione degli Universitari- La società non si è ancora resa totalmente conto di quanto il malessere psichico sia diffuso oggi. Di conseguenza il Sistema Sanitario non prevede nulla o quasi per aiutare noi ragazzi e ragazze, i primi colpiti da una società che isola e esclude chi sta male. Oggi abbiamo voluto essere in piazza per accendere i riflettori sul tema e contribuire a rendere visibile uno dei tanti malesseri psichici, i disturbi alimentari. La verità è che stiamo male e questo sistema non ci dà nessuno strumento per stare meglio. Serve una psicologia diffusa e accessibile, a partire da Sportelli di Assistenza Psicologica funzionali nelle scuole e negli atenei, per poi ragionare di psicologia territoriale e di prossimità". (Red/ Dire) 08:11 22-03-22 NNNN

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