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martedì 22 marzo 2022

UCRAINA: GIORNALISTA DI MARIUPOL, 'QUI DOPO IL MASSACRO PURE FILO-RUSSI PER DIFENDERE KIEV' =

 

MARTEDÌ 22 MARZO 2022 16.21.08

UCRAINA: GIORNALISTA DI MARIUPOL, 'QUI DOPO IL MASSACRO PURE FILO-RUSSI PER DIFENDERE KIEV' =

ADN1194 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: GIORNALISTA DI MARIUPOL, 'QUI DOPO IL MASSACRO PURE FILO-RUSSI PER DIFENDERE KIEV' = "Sono stato detenuto dai russi, mi hanno umiliato. Sembra essere tornati al Medioevo, ai tempi della peste" Roma, 22 mar. (Adnkronos) - L'attacco atroce contro la cittadina sul Mar d'Azov e la sua gente ha allontanato irrimediabilmente anche i cittadini filo-russi dal capo del Cremlino e dalle sue ambizioni. "Mariupol vuole essere ucraina". "La Russia mente: ha attaccato i civili, ha ucciso anche chi definiva il suo popolo. Io sono di origine russa e sono testimone dello scempio". Andrei Marusov, storico e giornalista free lance, collaboratore del settimanale ucraino Weeky Mirror, racconta all'Adnkronos "l'incubo di chi sta lì e vive l'inferno quotidiano" dei bombardamenti, del suono delle sirene, dei colpi di artiglieria, degli incendi, dei cari scomparsi, dei corpi dilaniati abbandonati per strada, della fame, del freddo, della sete, dello stato di polizia. "Sembra essere tornati al Medioevo, ai tempi della peste". Marusov, da oggi è a Kiev. Un viaggio infinito a piedi, in auto private, di villaggio in villaggio con altri sfollati ripetendo un meme come una cantilena "sono di Mariupol e sono ancora in vita" e poi in treno da Zaporizhzhia... Terrorizzato dopo essere stato detenuto per quasi due giorni dai russi, che lo accusavano di essere una spia, ha abbandonato i genitori ottantenni per andare dal figlio di 12 anni ad ovest del Paese. "Lo avrei raggiunto oggi. Ma a Kiev hanno cambiato il coprifuoco e non posso uscire - racconta - Sono dovuto andar via da Mariupol perché ho capito che i russi mi avrebbero ricatturato. Avevo girato immagini di Mariupol distrutta, hanno sequestrato il mio telefonino". Come l'hanno trattata? "Nessuna violenza, ma mi hanno fatto spogliare per controllare che non avessi tatuaggi o segni sul corpo come cicatrici...Mi hanno umiliato, tenuto seduto in silenzio. Fanno sempre così". Come si sono convinti a rilasciarla? "Gli ho parlato a lungo, spiegato che sono uno storico. Ma so che mi avrebbero cercato". (segue) (Rol/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 22-MAR-22 16:21 NNNN

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